Sbarcato nelle sale italiane l’8 Ottobre, “Hotel Transylvania 2” conquista il pubblico italiano, superando persino “Inside Out” nelle classifiche del box office. Il sequel parte già in grande spolvero fin dalle prime scene, che ritraggono il tanto preannunciato matrimonio fra Mavis e Johnny. E se Dracula è finalmente riuscito ad accettare il legame fra sua figlia e un essere umano, una nuova prova è dietro l’angolo: cosa fare se tuo nipote esce fuori più umano che vampiro?

La trama in breve

Il secondo capitolo si sviluppa in due città differenti: mentre Dracula sarà occupato, insieme ai suoi amici mostri, a far venire a galla il vampiro nascosto dentro suo nipote Denis (cercando di insegnargli a volare e di provocare l’uscita dei suoi canini vampireschi), Johnny e Mavis – che si dimostra un genitore iper-protettivo quanto e più di suo padre – visitano la città natale del primo, indecisi se restare all’hotel o trasferirsi, per permettere a Denis di crescere fra persone “normali”.

Continua così, sulla falsariga del primo capitolo e si sviluppa ulteriormente il tema dell’accettazione fra mostri e umani che, a giudicare dalla presenza di coppie miste uomo-mostro non va poi così male.Anzi.

Più risate che nel primo capitolo, ma...

Il secondo capitolo di “Hotel Transylvania” si sviluppa una gag dopo l’altra, alcune più riuscite di altre, mettendo da parte molta della malinconia del primo capitolo per abbandonarsi alle risate più sfrenate e alle situazioni più assurde. Il Cinema d’animazione ci ha in fondo abituato da un po’ di anni a sequel esagerati che, una volta fidelizzato il pubblico, si permettono di trascurare un po’ la trama, per concentrarsi su una comicità situazionale che rende il film più simile a una puntata speciale di una sit-com piuttosto che a un capitolo da proiettare al cinema.

Hotel Transylvania 2” resta comunque un film divertente e rilassante, un film d’animazione che sarà pure diretto al pubblico infantile ma vede in sala anche tantissimi adulti “soli”, in cerca di uno svago leggero che concluda una giornata impegnativa. “Hotel Transylvania 2” non insiste troppo sui conflitti, che si risolvono quasi tutti in maniera pacifica (ma ci sarà spazio per i combattimenti coreografici e per mettere in mostra tutti i poteri nascosti della famiglia Dracula).

Le gag si sprecano, s’è detto più sopra, e quei mostri che già nel primo film ci erano stati presentati persino più umani degli umani, spaventati com’erano dalla nostra specie, perdono qualsiasi aura di terrore. Il mostro di Frankenstein è un patito dei selfie, Wayne ha conservato della sua natura da lupo mannaro solo la passione molto canina di rincorrere oggetti lanciati per aria, Murray la Mummia ha più di qualche problema con la sua schiena malandata e neanche l’invisibilità può aiutare Griffin a fingere la presenza di un’inesistente fidanzata altrettanto invisibile.

New entry per Blobby, che lascia l’albergo per accompagnare il sestetto protagonista e si rivela la presenza più divertente e inquietante del film.

Se così il marchettone pubblicitario alla Sonycasa produttrice del film – parecchie volte travalica pure il più innocente product placement e sbatte sotto il naso dello spettatore smartphone e pc in primissimo piano, offre però pure l’occasione per vedere mostri dallo stile di vita antiquato alle prese con le novità dei social network, dei cellulari dotati di navigatore e dei video fin troppo virali su YouTube. Il risultato è esilarante e alla fine, prima ancora che con la sua famiglia, nonno Dracula sembra avere un grosso problema con il touchscreen. Colpa delle unghie troppo lunghe.

Che fatica essere mostri nel 2015.