Stamattina il canale YouTube Marvel Italia ha pubblicato il primo trailer ufficiale su “Civil War”, l’attesissimo terzo capitolo di Capitan America, della durata complessiva di 2:26 minuti. I fratelli Russo, dopo aver ottimamente diretto “The Winter Soldier”, tornano alla macchina da presa per affrontare una delle saghe più complesse dell’ultimo decennio in casa Marvel. Prendono il testimone da “Age of Ultron” che ha fatto da battistrada per l’apertura della “Fase Tre” del Marvel Cinematic Universe, di cui “Civil War” sarà il capitolo iniziale – ospitando eroi come Black Panther, che rivedremo più in là negli stand-alone a loro dedicati.
È possibile tirare un bilancio di cosa tratterà il film da questa sparuta manciata di immagini? Vediamo i contenuti del trailer, intanto.
Il trailer
Il soggetto preponderante di questo trailer è Steve ma soprattutto Bucky e il suo controverso rapporto d’amicizia con l’ex-assassino che ha subito un duro lavaggio del cervello, dei cui effetti collaterali ancora risente. A dominare per tutti i due minuti e rotti di visione è l’ansia, un sentimento confuso di spaesamento e curiosità, mentre lo spettatore si rende sempre più conto che tutti gli schemi sono saltati.
Non è più chiaro chi sia il buono e chi il cattivo qui, non ora che gli eroi si schierano l’uno contro l’altro in una vera e propria “guerra civile”, fra chi vuole lottare libero da indebite ingerenze da parte dei governi mondiali e chi è convinto che ci sia bisogno di regole per disciplinare i supereroi, affinché non si trasformino in vigilantes senza controllo.
È #teamCap vs #teamIronMan all’ennesima potenza e nel mezzo a finirci è proprio Bucky, il suo passato compromesso e un’amicizia con il Capitano che rende quest’ultimo ancora più vulnerabile in una contesa che non è solo morale ma si giocherà sul campo e minaccia di lasciare dietro di sé ben più che semplici sconfitti.
Dubbi e attese per un trailer che è solo l’antipasto
I dubbi da parte dei lettori storici della saga fumettistica sono tanti. L’evento scatenante di questa lotta civile non sembra essere più essere la strage di Stanford, che tanto scalpore aveva sollevato intorno alla figura dei supereroi. Il focus, più che sull’atto di registrazione in sé è su una disputa che, nel fumetto originario, si faceva metafora di un problema molto attuale negli USA, ovvero quello del controllo delle armi, sembra spostarsi proprio sull’amicizia fra Bucky e Steve e sulla figura del Capitano, la cui figura immacolata di eroe della patria pare venire messa in dubbio da più parti.
Insomma, il terrore che “Civil War” si trasformi in un “affare di famiglia”, un regolamento di conti interno fra amici ed ex-amici, una celebrazione della lotta fra ragione e sentimento, mettendo da parte tutte le implicazioni sociali, politiche e storiche che viaggiavano nient’affatto sottotraccia nel fumetto originale, c’è tutto.
Dall’altro lato c’è l’ottima prova precedente dei fratelli Russo, la sensazione – anche solo dal trailer – che l’adrenalina sarà altissima e le scene al cardiopalma si sprecheranno. Pur edulcorata e ristretta in due ore di film, insomma, “Civil War” potrebbe proseguire la narrazione cupa e decisamente più seria che aveva distanziato il franchise di Capitan America dalle saghe sorelle, più scanzonate, filmoni in costume pieni di effetti speciali ma privi di tensione narrativa. È ancora presto per giudicare ma intanto il web impazza già di opinioni contrastanti. È “civil war” pure nella fanbase, insomma.