Il festival di Monterocktondo è ed è stato un momento importante per tutto il movimento underground ed indipendente musicale romano e non. Dopo molte difficoltà economiche ed organizzative, grazie all’organizzazione della cooperativa Folias ed al centro sociale Il Cantiere, luogo dell’evento, finalmente il festival è stato organizzato a dicembre piuttosto che, come di consuetudine, nei mesi estivi. È un momento importante per giovani band che vogliono affermarsi e comunicare con la musica in un contesto dove possono trovare lo spazio che non troverebbero in altre situazioni.

In un’atmosfera intima ma calda, aprono la serata due band emergenti e vincitrici di questa edizione, i Muffin Men e le YAP, per poi passare il testimone ad un grande rappresentante del cantautorato romano ed indipendente, Filippo Gatti.

Festival Monterocktondo: le esibizioni dei protagonisti

I primi a salire sul palco sono stati i Muffin Men, che si sono presentati con un’inedita formazione a trio, causa assenza del vocalist per motivi personali. La loro esibizione è stata per lo più una scaletta di cover (Stevie Wonder, Guns N' Roses, la colonna sonora di Rocky) e due inediti rivisti in chiave strumentale. Ciò non sminuisce il valore della band, che propone hard-rock molto tecnico e con ritmi serratissimi.

A seguire le YAP, una band tutta al femminile che ha suonato rock aggressivo con molta personalità, ricordando molto le Runaways, la prima band di Joan Jett. Le musiciste hanno proposto i loro brani inediti: molto rumore, cambi di ritmo e coinvolgimento del pubblico. Un’esibizione riuscita e positiva.

Giunge il turno di Filippo Gatti, accompagnato dalla sua rock band.

Ha scritto un pezzo di storia della musica romana ed “alternativa” italiana con gli Elettrojoyce, band di cui è stato il leader negli anni ’90.

La sua esibizione è stata un’antologia dei suoi brani più famosi, sia con gli Elettrojoyce che da solista. Ha presentato i suoi brani in ordine cronologico, aprendo con le canzoni degli Elettrojoyce: "Disfatta domenicale", rock sanguigno e genuino ed a seguire la splendida ballata "Balena", una delle sue tracce più belle.

Ha proseguito, poi, con i suoi brani da solista, tra cui spicca una bella versione di "Solo gli stupidi si muovono veloci" che include un pezzo tratto da "Stand by me"di B.E.King. Molto belle le tracce acustiche con il solo Gatti alla chitarra ad eseguire un pezzo dedicato a Bruno Lauzi, "La memoria libera". La performance è continuata con la recente "Tutti mi vogliono quando mi va bene", canzone dal testo sarcastico e con un ritmo accattivante, che ha strappato cori ed applausi dal pubblico.

La serata si è chiusa con un pubblico soddisfatto e con Filippo Gatti che ha raccontato di essere felice di trovarsi in un contesto come quello di Monterocktondo, spazio libero e culturale assolutamente da non abbandonare per la già troppo maltrattata periferia romana.

Appuntamento a sabato 12 dicembre con altre due band emergenti ed a seguire i Diaframma, gli alfieri della new-wave e del post-punk italiano, attivi ormai da più di trent’anni.

Chiudiamo con una dichiarazione di Filippo Gattiche ha parlato dei “talent show musicali”, sottolineando il valore del festival Monterocktondo: “Io come posso credere alla musica di uno che si è fatto spiegare da un team composto da altre persone ciò che deve dire e ciò che deve fare quando sta sul palco? Si educano le persone ad essere dei saltimbanchi per un sistema televisivo,non per un sistemamusicale”.

Filippo Gatti Set List:

Disfatta domenicale

Balena

Segnali

Noguru

L’evoluzione dei pesci

Solo gli stupidi si muovono veloci (including Stand by me)

La memoria libera

Il tempo necessario

Country song

Tutti mi vogliono quando mi va bene

Non sei nessuno

Limbo