Nella piccola ma calda cornice del Teatro Petrolini a Roma, nel quartiere Testaccio, sono andate in scena le “Italian Horror Stories”: 4 storie dell’orrore, elaborate e ideate dalla Compagnia teatrale “Convivio d’arte”.

I retroscena italiani dei classici Horror

Chi l’avrebbe mai detto che i mostri più famosi della letteratura e del cinema mondiale abbiano avuto origine nel nostro Paese? Ebbene sì: la compagnia del ‘Grand Guignol’ ha ricostruito e ricercato sapientemente fatti realmente accaduti e trovato varie fonti di ispirazione per gli scrittori proprio nel nostro Belpaese.

Quattro famosissimi “mostri” dell’immaginario collettivo umano: il Licantropo, la Donna in Nero, il Vampiro e il mostro di Frankenstein prendono vita e seminano morte nel Teatro Petrolini.

Atto primo: il Licantropo, la Donna in Nero ed il Vampiro

Presentatore e narratore delle storie è come sempre il “Principe delle Tenebre”, magistralmente interpretato da Gianfilippo Maria Falsina Lamberti. Come Virgilio nell’Inferno (ma è la sua nemesi) egli conduce lo spettatore nel profondo senso e contenuto del racconto. Terrore, angoscia, ma anche un sano umorismo, che il pubblico gradisce. L’introduzione agli spettacoli prevede una nota di segnalazione anche per le “mummie”, altri mostri famosi: le mummie perfettamente conservate nel cimitero di Vanzone,in provincia di Udine.

Comincia lo spettacolo. Il primo protagonista è il Licantropo. Si racconta che la sua prima apparizione fu nel romanzo “Satyricon”, un romanzo di letteratura latina scritto da Petronio nel I Secolo d.C. Il secondo personaggio è il meno famoso, ma inquietante Donna in Nero. La leggenda narra che una misteriosa Donna vestita completamente di Nero si aggirasse nel Parco Sempione a Milano.

Chiunque la incontra, è destinato poi a sparire senza lasciare nessuna traccia. Questo racconto è interamente recitato in pantomima, splendidamente interpretato dagli attori. Si conclude il primo atto con un personaggio temutissimo ed angosciante: il Vampiro. Si narra di Vincenzo Verzeni di Bergamo, personaggio realmente esistito che tra il 1867 ed il 1872 uccise molte donne, strangolandole per poi bere il loro sangue.

Gli omicidi sono avvenuti anni prima dell’uscita del celeberrimo romanzo Dracula di Bram Stoker.

Atto secondo: il mostro di Frankenstein

L’atto finale è dedicato al mostro di Frankenstein. Ma prima del Dottor Viktor Von Frankenstein, in Italia c’era l’eccentrico Principe di Napoli Raimondo di Sangro. Nato nel 1710, fu inventore, alchemico, esoterista, massone, anatomista e tanto altro. Una personalità poliedrica, mente geniale e perversa, che ha tentato esperimenti sul corpo umano, ben visibili anche oggi nella Cappella Sanvesero dei Sangro a Napoli. In questo ultimo spettacolo il pubblico è invitato a partecipare, sia per insultare che per applaudire. Un racconto con molti colpi di scena. Si conclude qui questo viaggio affascinante ed inquieto della compagnia ‘Grand Guignol’, sempre pronti ad irridere la morte e la morale. Se non sapete ridere della morte, la Compagnia del ‘Grand Guignol’ vi insegnerà a farlo.