Single ma non troppo è un film triste e impegnativo. Non certo nelle scene divertenti e nel baluginio delle feste che si organizzano a New York, città ideale per donne e uomini in cerca dell'anima gemella, ma il più delle volte soli e tristi. Andiamo a scoprirne tutte le sfaccettature.

La trama

La storia che ci racconta il regista, Christian Ditter ( classe 1977) è quella di Alice ( Dakota Jhonson) che abbandona il suo fidanzato per un po', per scoprire la sua autonomia e la sua identità. Ma il cammino lungo la strada dell'autonomia psicologica è duro e faticoso, pieno di tranelli, di feste baluginanti e di incontri di un momento.

Però su questa strada trova la compagnia di una donna dalla condotta libertina, Robin, grassottella e sempre pronta a divertirsi. Sarà lei a trascinarla nella fantasmagoria delle tante feste e coktail che si organizzano in città, a farla incontrare anche con uomini apparentemente seri, ma che nascondono qualche sindrome inconfessabile, a portarla nelle braccia di libertini e uomini senza scrupoli. Lei comprende tutto questo, eppure al momento più opportuno sarà proprio l'amica ad aiutarla e a farle capire che stare insieme ad un uomo non significa adattarsi a lui e spiaccicarglisi addosso come una frittata.

E' possibile conquistare l'autonomia senza soffrire?

Scoprirà la propria autonomia e la sua identità la giovane donna ?

La lezione è esemplare, ma il costo di un simile percorso è troppo alto, e alla fine, durante una arrampicata in solitaria, lei comprende ciò che ha sbagliato e ciò che può correggere, ma è sola, inesorabilmente sola.Le altre, la sorella ostetrica, il suo ex, sono tutti felicemente accompagnati. Lei rimane sola. Per questo dietro i baluginii di feste e party, dietro una metropoli pulsante e sempre in movimento, rimane l'ansia d'amore, che forse non sarà più una frittata spiaccicata, ma che si conserva come un bisogno più profondo ma inappagato. Per questo dietro l'apparenza il film lascia molta amarezza e impotenza.A differenza di quanto possa sembrare la storia aiuta a capire quanto sia faticoso il cammino verso la propria autonomia psicologica sia dentro che fuori della coppia. Un film consigliabile