I medici che hanno visitato il vocalist degli AC/DC sono stati perentori. A Brian Johnson hanno spiegato che, per il momento, deve fermarsi. Continuare a esibirsi potrebbe condurlo verso una delle patologie peggiori per chi fa quella professione: la sordità.I colleghi di band stanno vagliando altre possibilità per mantenere la parola data ai tanti fans. Infatti, un tour degli AC/DC è qualcosa di abbastanza mastodontico e di conseguenza, come cantavano i colleghi Queen, ‘the show must go on’. Al momento l’entourage del gruppo sta riprogrammando le ultime 10 date americane rimaste fuori.
Queste ultime, così pare, dovrebbero essere recuperate a fine 2016. Se per l'America si è parlato di soluzione concertistica di fine anno, per la zona europea al momento non ci sono novità. Si prospetta il rischio di cancellazione degli appuntamenti. Speriamo di no.
Brian Johnson e gli altri frontman
Nel 1980 gli AC/DC rischiarono di sciogliere il gruppo. La crisi, poi per fortuna allontanata, nacque in seguito alla morte della voce principale con la quale avevano raggiunto il successo. Il carismatico cantante si chiamava Bon Scott. Quest’ultimo, era il 1974, era entrato in contatto con i fratelli Malcom e Angus Young mentre faceva uno dei tanti suoi lavori occasionali per sbarcare il lunario, in quel caso, l’autista.
Quando si presentò l’occasione, Bon Scott mostrò le sue spiccate doti di vocalist e di conseguenza, poiché la voce solista dei proto AC/DC era in procinto di allontanarsi, fu invitato a far parte della band.Purtroppo il cantante era predisposto a vivere episodi di eccesso alcolico e, nel pomeriggio del 19 febbraio del 1980, fu trovato morto sul sedile di un’auto.Il 15 aprile del 1980, dopo aver partecipato a un’audizione, arrivò in pianta stabile negli AC/DC – ovviamente come voce principale – Brian Johnson.
Il nuovo cantante, inglese da parte del padre e italiano da quella della madre, come in tutte le situazioni del genere, fece fatica a farsi accettare dai fans. Questi ultimi, si sa, quando si affezionano a un personaggio qualificano come intruso il nuovo arrivato. Ma, intruso o meno, i nuovi AC/DC realizzarono un album rimasto nella storia dell’hard rock mondiale.
Il titolo è “Back in Black”, uno dei migliori lavori di rock duro di tutti i tempi.
Il ritorno di Dave
Dave è Dave Evans. Ovvero, il cantante che militava negli AC/DC ancora prima di Bon Scott e, va da se, prima di Brian Johnson. Il suo è un destino alla Pete Best dei Beatles: partire insieme con gli altri ma non arrivare con loro. Comunque, all’inizio degli anni 70 e per probabili divergenze di natura musicale, Evans abbandonò l’avventura AC/DC per dedicarsi a un suo progetto solista.Oggi e per il tour “Rock or Bust”, il buon Dave si è fatto avanti, autocandidandosi come sostitutodell'eccezionale titolare che, per il momento, deve stare a riposo per motivi di salute.Non si sa come evolverà la situazione.
Comunque Dave Evans, membro storico della band a tutti gli effetti, ha fatto capire che ci terrebbe in particolar modo a rientrare, pur se di passaggio, in quel progetto che una volta era anche il suo. Chissà che, in questo frangente di rimescolamento, non si riesca, per le date estive previste per maggio e giugno 2016, a vedere cantare insieme Brian e Dave. Sarebbero dei concerti storici.