Non solo teatro nelle scuole, ma spazio anche alla danza. In sintesi è questo il messaggio lanciato nella petizione che gli operatori del mondo della coreutica hanno deciso di presentare al Ministero dell'istruzione, dell'Università e della ricerca per fare in modo che i legislatori forniscano delle direttive precise sul ruolo della danza nel programma educativo che sarà proposto a partire dal prossimo anno scolastico. Dal Miur infatti, sono già state emanate delle indicazioni che riguardano il teatro e la recitazione, considerate delle attività utili a coinvolgere gli studenti e necessarie a sviluppare nei più giovani interessi e passioni: per i soggetti che fanno parte del mondo del balletto e della danza la scelta di illustrare solamente i dettagli che riguardano il potenziamento delle capacità di dare vita a un personaggio deve essere spiegata dai legislatori, considerando che le disposizioni contenute nella Legge 107/2015, definita Buona scuola, hanno tra le finalità anche quelle di proporre agli allievi discipline motorie utili a mettere le basi per uno stile di vita sano (comma 7).
Gli operatori della danza presenteranno domani una petizione al Miur
La petizione nasce quindi come risposta e soprattutto come presa di coscienza dell'importanza della danza nell'educazione dei giovani, al pari del teatro: domani, 11 luglio, il gruppo, composto da quasi trecento rappresentanti del mondo della danza, consegnerà l'atto nella sede del Ministero dell'istruzione e successivamente terrà una conferenza stampa sull'argomento.
In tutti i complessi educativi vengono proposti nel corso dell'anno laboratori e attività che riguardano l'arte e la cultura, considerati in un contesto multidisciplinare e all'interno di un percorso educativo moderno e ben strutturato.
Ormai in vigore da un anno, la Legge sulla Buona scuola ha introdotto notevoli cambiamenti all'interno dell'ambito della formazione, a partire dalle assunzioni degli insegnanti avvenute nel 2015 e in corso quest'anno. Sono poi stati stanziati dei fondi per il miglioramento dell'edilizia scolastica e l'introduzione da parte di istituti e plessi di nuove tecnologie come il sistema wi-fi.