I discorsi in famiglia e l'attività di propaganda svolta regolarmente dai rappresentanti politici anche a livello locale, oltre a giornali e televisione contribuiscono ad accrescere la consapevolezza della popolazione italiana su argomenti di macro economia come il Pil, l'inflazione e la disoccupazione. Secondo una recente indagine svolta dall'Istat nei primi mesi del 2016, gli Italiani tendono a informarsi su quelli che sono i principali indicatori che riguardano l'andamento degli scambi, del potere d'acquisto e del lavoro e in molti casi ricordano anche i valori corretti che riguardano questi settori: una conoscenzadella situazione economica e finanziaria nazionale che contribuisce alla formazione di una cittadinanza attiva e informata che ritiene importante essere in possesso di nozioni di base su questi argomenti che riguardano la vita di tutti i giorni (l'85,6% dei partecipanti pensa che sia abbastanza utile sapere qualcosa su investimenti, acquisti importanti, decisioni su studio e lavoro o gestione del risparmio).
La maggioranza degli Italiani conosce indicativamente la crescita del Pil del 2015
Durante lo studio gli intervistati hanno compilato un apposito modulo in cui veniva richiesto di esprimere il proprio livello di conoscenza sui principali valori relativi al grado di ricchezza della nazione. Gran parte dei maggiorenni che hanno partecipato all'inchiesta (il 71,8% contro il 63,7% del 2015) ha dimostrato di essere informato sul dato del Prodotto interno lordo, indicando un valore molto vicino a quello reale alla fine dello scorso anno, cioè il +0,6% al posto del coefficiente ufficiale del +0,8%. La situazione è diversa per quanto riguarda inflazione e disoccupazione: chi ha sentito parlare di questi argomenti attraverso i media (41,6%) conosce solo approsimativamente le percentuali relative agli indicatori.
Per la prima gli intervistati hanno espresso un valore più alto rispetto al dato reale (+3,8% invece del - 0,2% del primo trimestre 2016), mentre per quanto riguarda la carenza di posti di lavoro ci si avvicina di più alla realtà rispetto allo scorso anno, ma si è ancora distanti dal valore ufficiale (11,9%).
L'inflazione per i più è ancora materia per addetti ai lavori
In generale argomenti di natura strettamente economica sono ancora considerati ambiti per addetti ai lavori e per questo l'opinione pubblica tende ad averne una conoscenza superficiale: ad esempio, nei primi mesi del 2016 solo il 35,1% degli Italiani si è interessato di inflazione, mentre per una tematica come la disoccupazioneche riguarda numerose persone, il valore è del 52,6%.I dati socio-economici del paese vengono trasmessi alla popolazione soprattutto attraverso televisione, web e giornali; rispetto allo scorso anno si è registrato un aumento degli utenti che si informano attraverso la radio, passando dal 20% al 20,7%.
Servono a destare interesse su questi temi anche le discussioni con parenti e amici, le pubblicazioni specializzate e scientifiche e i discorsi di personalità che rivestono cariche politiche e istituzionali.