In tutto il mondo si ricorda la battuta di Antonio De Curtis, in arte Totò: 'Sono un uomo di mondo. Ho fatto il militare a Cuneo'. Tanto che da quindici anni esiste l'associazione Uomini di mondo, dedicata all'attore napoletano checambiò il nome a Lino Banfi. Raccoglie quanti siano stati in servizio, anche solo un giorno, in una caserma della cosiddetta Provincia Granda.

I suoi componenti saranno presenti anche domani, che piova o che ci sia il sole, a Ceva, per l'inaugurazione della mostra del fungo con trecento specie: dalla famiola, al prataiolo, dal porcino all'ovulo.

Allucinogeno quest'ultimo nelle sue versioni di Amanita Muscaria e Amanita panterina da tempo scoperti. Ora si sono aggiunte altre circa quaranta specie con principi attivi psilonici, di cui a Ceva ci sarà anche un'esposizione scientifica.

Ma gli Uomini di mondo o di spirito, che dir si voglia, non potranno perdersi il riso sano delFestival del Sorrisoche comincia domani a Cuneo, in collaborazione con Collisioni eArgonauta. Sul palco saliranno, tra gli altri, Max Pezzali, Elio, Antonio Ornano, Marco Berry, Ale e Franz. Per tutto il weekend sarà protagonista la convivialità e si discutera sul significato dell'umorismo da Luigi Pirandello in poi.

Dal sorriso alla risata

Si dice che un sorriso esprima più di mille parole e che esso sia l'eco di una risata.

Secondo Sigmund Freud, il riso è liberatorio. Per il compositore Frydrick Chopin, sulla cui fantasia in la bemolle maggiore op. 61 si esibirà il pianistaDavid Irimescu, domenica pomeriggio al Conservatorio Giuseppe Verdidi Torino per Mito Settembre Musica, chi non rideva mai non era una persona seria.

L'energia creativa del musicista polacco si profusein studi per pianoforte solo, preludi e notturni per più strumenti, marce funebri per orchestra.

FryderickChopin diede il meglio di sè in Francia dove conobbe Franz Liszt. Insieme seguirono gli insegnamenti diHenry Bergson per cui la risata era creativa, in quanto rappresenta una rottura del tempo abitududinario. Da qui l'esigenza di un teatro totale con la voce anche dei buffoni, che unisse solarità e tragedia.

Ecco perchè la parte del buffone come nell'Ottocento quella diRigolettoe ora del clown è il ruolo più difficile in un'opera lirica o in uno spettacolo circense, perchè il compito di far ridere non è da poco e richiede il savoir fair di tutte le altre arti.

Studioso di arti circensi e ideatore del Festival di Circo contemporaneo di Brescia è Gigi Cristoforetti, oggi direttore artistico di Torino Danza, ospite della Defiléche domenica a Lione apre la Biennale. Per motivi di ordine pubblico quest'anno lo spettacolo è stato spostato allo Stadio de Gerland. Curato dal coreografoRoberto Zappalàlo spettacolo sarà il 24 settembre, al Salone del Gusto a Torino.

Ieri a Pinerolo sono cominciati i corsi per clown principiantiche porteranno la terapia del buon umore nelle corsie degli ospedali e delle case di riposo contro lo stress e le malattie psicosomatiche. Cureranno i disturbi fisici di origine pischica come l'obesità (lo dice l'International Journal of Obesity)

Al grande festival francese ci saranno anche danzatori e musicisti dell'Unione Musicale di Condove, sopra Giaveno tra la Valsusa e la Valsangone, nella zona in cui nell'Alto Medioevo, i franchi diCarlo Magno sconfissero i Longobardinelle battaglia delle chiuse di San Michele, costringendo re Desiderio fuggire fino a Pavia come nella tragedia manzoniana Adelchi, Sono paesi in questi giorni in festa come Ceva per 'sua maestà Il porcino' .