Thea Sharrock, la regista del film 'Io prima di te',ha realizzato una storia commovente e cruda insieme e la reazione del pubblico è stata di pieno e totale coinvolgimento. Gli avvenimenti sono raccontati con uno spirito realistico enon c'èalcuna volontà di enfasi. Non si vuole commuovere a tutti i costi, anzi nel dramma del giovane che rimane completamente paralizzato e decide dopo tanta sofferenza di farla finita, spicca quella meteora di luce che è Louisa Clarck, la giovane assistente.

Gli sviluppi della storia (cinema)

Lei, Louisa, non è neppure consapevole della carica di amore e di freschezza che porta nella vita del giovane.

Così come non si rende minimamente conto di quanto possa lenire e placare la sua sofferenza, con la sola sua presenza. Ha bisogno di soldi, per aiutare la sua famiglia e la sorella che non vuole rinunciare ai suoi studi. Così accetta un bel giorno di recarsi al castello e assumere il ruolo di assistente.

E lo fa indotta dal bisogno, perché viene licenziata dal padrone della pasticceria dove lavorava da anni. Sono tante le prove che deve superare, soprattutto la diffidenza di lui che la scruta di primo acchito con gli occhi spietati dell'uomo di alto lignaggio abituato a donne sofisticate e magari pronte a tutto pur di arrivare al suo cuore. Lui, che sa tutto questo, non può che rimanere stupefatto della carica di generosa gratuità del dono che riceve.

Certo lei, la protagonista femminile, Louisa Clarke, si presenta al castello della famiglia Traynor, con le calze a righe nere e gialle, con le scarpe a fiori, con le gonne corte e le camicette coi disegni a farfalle, ma non importa. Lei è unica, unica nella dedizione, nelle attenzioni spontanee, nella rabbia, quando cerca un ristorante dopo una passeggiata ad un ippodromo, unica e soprattutto spontanea.

Sarà proprio questa spontaneità a ridare un sorriso all'uomo meraviglioso ma paralizzato e deciso a scegliere la via dell'eutanasia.

La scena finale del film è sintomatica, e la può comprendere solo chi ha letto l'omonimo romanzo di Jojo Moves. Lei esce da una profumeria importante di Parigi, in un luogo da lui descritto come un posto magico.

Ha un pacchetto in mano e intanto si sentono in controcanto le parole di lui che la invita a godere il meglio che la vita può ancora donarle. E soprattutto di vivere osando.

Cosa di più poteva meritare la fanciulla che riesce a giurare amore eterno ad un uomo paralizzato su una sedia a rotelle, con tanti gravissimi problemi di salute che affiorano ogni giorno? Ma forse, questo senso di riconoscenza, si incontra solo nei film. Eppure è tratto da una storia vera.