Per il film di Thea Sharrock, tratto dall'omonimo libro di Jojo Moyes, è già successo al box office con oltre 2 milioni di ricavi dopo il primo weekend di settembre in Italia e l'anteprima del 17 agosto. Il libro ha venduto 5 milioni di copie in più di 40 Paesi e nel Nord America il film ha incassato 56,2 milioni di dollari. Nelle sale italiane, dove è proiettato già dal 1° settembre, ha superato l'Era Glaciale 5- In rotta di collisione e Jason Bourne.

Trama

Io prima di te, ambientato nella cittadina di Pembroke (Galles), vede come protagonisti Emilia Clarke nei panni di Louisa Clark, 26enne allegra e chiacchierona col sogno di diventare stilista, che passa da un lavoro all'altro pur di aiutare la propria famiglia sacrificando la sua carriera, e Sam Clafin in quelli di William Traynor, un giovane banchiere vittima di un incidente stradale che l'ha immobilizzato dalla testa in giù.

Louisa viene assunta dalla madre di lui per fargli compagnia per sei mesi ben pagati. Lo scontro di personalità, ilare e innocente di lei e altezzosa e taciturna di lui, darà luogo a una divertente ma soprattutto appassionata storia d'amore dove vita e morte si confronteranno.

Recensione [SPOILER]

Il plot all'inizio del film sembra ripercorrere le solite trame romantiche, due caratteri inconciliabili e personaggi appartenenti a ceti sociali diversi. Louisa è imbranata e "stupida", "sembra aver rubato i vestiti dall'armadio di sua nonna", Will in seguito al suo incidente è diventato austero, tronfio, troppo interessato alla sua condizione e dalla solitudine che ne deriva, per intrecciare un rapporto con qualcuno che non sia il suo dottore, Nathan (Steve Peacocke), o i suoi genitori, Camilla e Steven Traynor (Janet McTeer/Charles Dance).

Ma Io prima di te va oltre, esamina la psicologia dei suoi protagonisti, ognuno afflitto da una "tragedia" personale, come il padre di Louisa che non ha un lavoro.

Il significato del film ruota attorno al titolo e al conflitto tra amore e libertà. Il personaggio che cambia totalmente la sua vita è Louisa. Da commessa in un caffè potrà inseguire i suoi sogni.

Dal suo incontro con Will la "sua" vita è cambiata. Will, nonostante l'amore per Louisa gli abbia "cambiato" la sua monotona e depressa esistenza, non vuole più vivere proprio perché impossibilitato nella sua condizione ad amare nella "normalità" una persona. Quella di Will è una scelta, una rinuncia al vivere nel ricordo della sua vita prima dell'incidente.

Per contraddizione era Louisa che prima del suo lavoro a casa Traynor non viveva. Nella scena del "muretto" Will dice a Louisa che dovrebbe "mordere la vita, conquistare il mondo".

Il film così si concentra attorno a chi è stato privato della sua vecchia vita e chi non l'ha mai vissuta. Ma è proprio nella storia d'amore che sboccia tra i due protagonisti che si consolida, a mio avviso, un messaggio che necessita varie riflessioni e conduce a diversi punti di vista. L'amore, siamo stati abituati, trionfa sempre sui cattivi, il male, la morte. In Io prima di te ciò non avviene e non perché l'amore tra i due non sia veritiero ma perché va incontro al concetto stesso di libertà. Durante il film veniamo a conoscenza della scelta di Will di togliersi la vita in una clinica in Svizzera, dopo averci provato varie volte da solo di fronte alle resistenze dei genitori.

I 6 mesi del contratto di Louisa erano un tentativo da parte dei Traynor di risollevare il morale di Will per fargli cambiare idea. Ma l'amore si deve arrendere alla morte. L'amore dei cari è egoista, non concepisce la scelta di privarsi della vita di Will. Al contrario il suo amore è una rinascita per tutti, Louisa può iniziare a vivere tornando al college, la famiglia ha un lavoro col quale sostentare. Il film quindi si chiude su un tema ancora protagonista nei giornali e nella morale quotidiana, il diritto all'eutanasia, la buona morte. La libertà di ognuno deve essere tale da consentire di negarsi il diritto più importante di tutti, il diritto alla vita?