Oggi ha compiuto cinquant'anni (è nata infatti a Parigi il 17 novembre 1966) una degna "bellezza" del Cinema francese e mondiale. Si tratta di sophie marceau, al secolo Daniele Sylvie Maupu, che è arrivata ad un simile traguardo con ancora la stessa beltà e la freschezza che l'ha resa nota in tutto il mondo appena adolescente. Il suo esordio iniziò addirittura quasi per caso, quando decise di partecipare ad un casting per modelle adolescenti al solo scopo di fare un lavoretto durante l'estate. Dopo qualche settimana fu scelta per il ruolo della quattordicenne Vic, la protagonista di quello che divenne subito un cult in tutto il mondo: il film "Il tempo delle mele" (titolo originale, "La boum") del 1980 riscosse un clamoroso ed inaspettato successo persino per una commedia adolescenziale, diventando in seguito una pellicola da amare o odiare indissolubilmente (per alcuni è solo un filmetto, per giunta reazionario, per altri una struggente celebrazione dell'adolescenza).

Il film, tra l'altro, lanciò la citatissima canzone "Reality" di Richard Sanderson, che balzò subito in testa alle classifiche.

La carriera

Chiaramente, un successo così spropositato comportava un sequel d'obbligo: tre anni dopo arrivò "Il tempo delle mele 2", che ebbe il merito di lanciare anche l'attore Pierre Cosso. Da allora, la Marceau fu promossa per il cinema più maturo: nel 1985 interpreta il suo primo ruolo "sporco" come donna di uno spacciatore assieme a Gerard Depardieu in "Police". Nel 1989 interpreta il film "Le mie notti sono più belle dei vostri giorni", diretta dal regista Andrzej Zulawski, che diventò poi il suo attuale compagno rendendola mamma, nel 1995, del figlio Vincent.

I film internazionali

Oltre al cinema francese, negli anni Novanta, l'ex moglie di Christopher Lambert sconfinò anche in quello americano ed internazionale: è la principessa Isabella di Francia in "Braveheart" (1995) di e con Mel Gibson; è in "Sogno di una notte di mezza estate" assieme a Rupert Everett, e in "Anna Karenina", entrambi del 1996.

Nel 1999 diviene addirittura una Bond girl con "Agente 007 - Il mondo non basta", in cui è una cattiva che inevitabilmente finisce a letto con James Bond. Anche regista, il suo esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1995 con il cortometraggio "L'aube a' l'envers", presentato a Cannes. Ha anche rappresentato la Marianne, simbolo della bellezza francese, ed è stata eletta anche "Ambasciatrice del fascino francese" in Estremo Oriente.