Debutta sabato 26 novembre alle ore 21.00 presso la Sala Teatro di San Vigilio in Roma (Via Paolo Di Dono 218), lo spettacolo teatrale “Leopardi Nocturne”, dramma in atto unico prodotto dall’Associazione Culturale Sperimentiamo – Arte Musica Teatro, che racconta in chiave drammaturgica la storia del poeta Giacomo Leopardi tra letteratura e musica pianistica dal vivo.
Un viaggio emozionante scritto da Massimo Simonini diretto e interpretato da Mariagabriella Chinè e con Ludovica Bei, Matteo Martinelli e Gioele Rotini. Al pianoforte il M° Valeria Di Biase.
Lo spettacolo Leopardi Nocturne è un’opera originale che punta a raccontare la vita del grande poeta di Recanati attraverso le sue vicende e le sue poesie. I testi prendono forma e si materializzano sul palco, dove si muovono, assieme al poeta, sua sorella Paolina, l’istrionico Antonio Ranieri, la misteriosa Silvia, ma anche la Luna e il celebre pastore errante dell’Asia, culmine del pessimismo cosmico leopardiano. Giacomo era un attento osservatore dei suoni della natura, e amava profondamente la musica, “arte superiore a tutte le altre, ivi compresa la letteratura”. Perciò una pianista dal vivo racconterà in scena i suoi testi, attraverso le note dei musicisti a lui contemporanei: Chopin e Beethoven su tutti, ma anche le atmosfere liriche di Rossini e Donizetti.
La musica non è vista, in questo spettacolo, come elemento di arredo, come semplice sottofondo, bensì come personaggio reale, con un peso specifico nello sviluppo narrativo della storia.
Se Giacomo Leopardi è spesso considerato il poeta per antonomasia, non sempre però viene compreso e goduto con sufficiente libertà. Quest’opera, invece, porta lo spettatore fuori dai libri stampati.
La vita e le parole del poeta, unite al suono del pianoforte, condurranno lo spettatore in un’ottica molto più profonda e chiara, mostrando un personaggio tridimensionale estremamente vicino ai giovani d’oggi.
Dopo lo straordinario successo di Noi, tre italiani, questo nuovo spettacolo si prepara ad una lunga tournée in tutta Italia, per raccontare notte e luce della vita di Leopardi. Poesie, lettere e altri testi autografi formano dialoghi vivaci e credibili, rendendo il dramma un ritratto fedele, emotivo e sincero del più grande poeta dell’Ottocento italiano.