Un ritorno atteso quello del regista californiano Tim Burton che dopo due anni - mancava dallo splendido "Big eyes" - propone una nuova Favola con accenti gotici: "Miss Peregrine e la casa dei bambini speciali" con una superba Eva Green e con un indiscutibilmente talentuoso Samuel L. Jackson. Jackie (Asa Butterfield) è un ragazzo 17enne che non riesce a lasciare tracce nella sua vita. Ha un nonno di origine polacca che l'ha cresciuto raccontandogli favole sui mostri che dice d'avere combattuto in Europa durante la seconda guerra mondiale. Miss Peregrine ed i ragazzi speciali sono stati i suoi alleati contro una stirpe cattiva della loro specie.

Un giorno Jackie trova il nonno morto e riesce ad intravvedere una creatura demoniaca con gli occhi bianchi. Decide allora di lasciare la psicoterapeuta che l'ha in cura e di andare in un'isoletta in Galles dove ritrova un anello temporale e tutta la Banda di ragazzi speciali che vivono in un eterno giorno: il 3 settembre del 1943. Jackie capisce di essere anche lui speciale - può vedere i mostri -. e si impegna per salvare Miss Peregrine e la sua nuova fiamma Emma dall'assalto dei cattivi.

Scopre un nuovo anello temporale nel 2016 e lo attraversa per salvare il nonno e riportarlo nella dimensione di vita. Ma Emma non potrà seguirlo. La forza dei film di Burton è nelle ambientazioni e negli effetti realmente speciali: mostri claudicanti, scheletri con cuori vivi in petto, luoghi reali reiventati per battaglie cruente.

Ma soprattutto Burton pur non essendo didascalico in una morale d'accatto cerca di mostraci il cammino dell'adolescenza e della formazione di un ragazzo che cerca il suo posto nel mondo ed anche una sua attitudine. È la forza dei legami familiari che non devono però impedire la ricerca di un'identità di vita e di un affetto che lo supporti. Una favola nera che scalda il cuore e che consigliamo a tutti, adulti e bambini, perché può essere letta da molteplici livelli narrativi. Un film per passare due ore in queste Feste.