E' uscito il nuovo album di Francesco De Gregori. Sotto il Vulcano - questo il suo nome - è un doppio Live registrato lo scorso 27 agosto al Teatro Antico di Taormina - tappa dell'ultimo tour del cantautore romano, dal titolo dylaniano Amore e furto - in cui propone, oltre a brani di De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto, alcune tra le sue canzoni più belle, come Generale, Rimmel, La donna cannone, L'abbigliamento di un fuochista, L'Agnello di Dio, La leva calcistica della classe '68, Alice, Pezzi di vetro, Vai in Africa, Celestino! e La storia.

Un vero e proprio excursus storico

E' un vero e proprio tuffo nel passato, quello che De Gregori ci porta a fare con questo doppio album. Ci porta indietro nel tempo, fino alla metà degli anni Sessanta, agli albori della rivoluzione giovanile, di cui Bob Dylan è considerato uno dei simboli indiscussi, per arrivare agli anni Settanta, quelli in cui il cantautore nostrano, dopo aver bazzicato per anni la scena locale, finalmente è riuscito ad emergere in maniera definitiva, scrivendo brani come quelli prima citati, che resteranno negli annali e nella memoria di ognuno di noi.

Il tributo a Lucio Dalla

Proprio sul finire di quegli anni, nel 1979, De Gregori e Lucio Dalla idearono un tour destinato a restare negli annali della musica live per parecchi anni: parliamo di Banana Republic, un breve tour che vide la partecipazione in massa di migliaia di spettatori in alcuni stadi.

Da quello fu tratto l'omonimo, fortunatissimo album - che contiene il singolo Ma come fanno i marinai. La reunion del duo è avvenuta sette anni fa, quando uscì l'album Work in progress e fecero il relativo tour, di nuovo in giro per l'Italia. Sarà stato forse anche per questo motivo che De Gregori ha deciso di inserire nella scaletta del concerto di Taormina la celebre 4.3.1943 e di usarla come singolo di lancio per questo doppio album.

Perché la conosceva bene. Perché, in qualche modo, la sentiva un po' sua. E ci è riuscito pienamente a farla diventare tale, molto folk/blues, ma orecchiabile e cantabile, come lo è sempre stata. Ben fatto, Francesco! Buon ascolto!