Warren Beatty si ricorderà per tutta la vita della sua esperienza agli Oscar 2017: in modo particolare del preciso momento in cui ha ricevuto la busta sbagliata durante la premiazione per il "miglior film". Ecco allora che l'annuncio parla della vittoria del film "La La Land", anche se in realtà a trionfare è un altro film. La statuetta infatti va a "Moonlight", e quello che resta è il profondo imbarazzo per Beatty.

Chi ha consigliato la busta sbagliata a Beatty?

E mentre il popolo dei social ironizza sull'accaduto, alcuni si chiedono ancora chi abbia dato la busta sbagliata a Warren Beatty, mentre si aggirava sul palco degli Oscar 2017 con Faye Dunaway al Dolby Theater di Hollywood.

Un errore storico agli Academy, che hanno visto chiamare come vincitore il film sbagliato: ma come mai vi sono più buste per ogni categoria? Gli esperti in terra americana puntano il dito contro la società PwC che da tempo viene incaricata di tutelare le buste e controllare che le buste corrette vengano consegnate.

"Per sicurezza portiamo il doppione di ogni cosa. Abbiamo due valigette identiche e abbiamo due set interi di buste con i vincitori", ha spiegato Brian Cullinan della PcW. Peccato che per qualche misterioso motivo, la busta contenuta nella borsa sbagliata sia finita sul palco, comportando una delle più storiche e clamorose gaffe della storia degli Oscar.

Tutti i vincitori agli Oscar 2017

Ristabilita la normalità dopo il terribile imbarazzo, la serata è proseguita senza intoppi. Come detto quindi "Moonlight" è il miglior film, Emma Stone ha vinto il titolo di migliore attrice in "La La Land", e il miglior attore è Casey Affleck con "Manchester by the sea". Viola Davis e Mahershala Ali sono i migliori attori non protagonisti grazie ai loro ruoli in "Barriere" e "Moonlight".

La miglior regia è assegnata al 32enne Damien Chazelle, il più giovane ad aver mai vinto un Oscar, che ha firmato il successo di "La La Land".

Sul fronte italiano resta un pizzico di delusione per "Fuocammare", che non ha trionfato nella categoria "miglior documentario". Ma un pezzo d'Italia è salita comunque sul palco: Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini infatti hanno vinto, con Christopher Nelson, l’ Oscar per il miglior "Make-up and hairstyling" con il lavoro svolto per il film "Suicide squad". Bertolazzi ha rubato la scena andando a dedicare il premio "a tutti gli immigrati". E chi vuol capire, capisca!