“In moonlight Black Boys Look Blue” è la tesi di laurea di Tarell Alvin McCraney un drammaturgo statunitense laureatosi all’Università di Yale. McCraney, non a caso, è lo sceneggiatore di Moonlight, il film che ha vinto davvero l’Oscar.
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— MOONLIGHT Movie (@moonlightmov) 28 febbraio 2017
Il film trae ispirazione proprio dal suddetto dramma. Il regista è, invece, Barry Jenkins. La pellicola era stata rilasciata nelle sale cinematografiche lo scorso settembre 2016.
La trama
Moonlight ripercorre la vita di Chiron, un bambino nero piuttosto riservato ed introverso che si ritrova a fare i conti con la propria omosessualità, alla ricerca di un’identità.
Il racconto è scandito in tre diversi momenti. Si tratta delle fasi della vita del protagonista. La prima, “Little”, corrisponde alla sua infanzia; la seconda “Chiron” all’adolescenza, e, infine l’ultima ”Black” all’età adulta.
I Fase, "Little"
Il primo momento, “Little” narra di un’infanzia consumata a Miami tra una madre tossicodipendente e coetanei sempre pronti a schernirlo e a maltrattarlo per un’omosessualità latente, nella quale si inserisce un incontro molto significativo. Si tratta di Juan, un venditore di droga che accoglie Chiron come un figlio e lo aiuta come può, dandogli importanti insegnamenti di vita. Tra i coetanei, si distingue però un certo Kevin: piuttosto che emarginarlo, lo invita invece a reagire e a non farsi più maltrattare.
II Fase, "Chiron"
Il secondo momento, “Chiron” descrive un adolescente frequentemente vittima di bullismo da parte dei suoi coetanei, con violenze fisiche e verbali consumatesi anche e soprattutto in ambiente scolastico. Juan è morto, ma Chiron continua a frequentarne la dimora, trascorrendo spesso del tempo con la moglie, Teresa, che lo accoglie ogni qualvolta la madre, in preda a crisi di astinenza, lo caccia di casa.
A scuola, mentre si nasconde per fuggire le istigazioni dei bulli, si imbatte nuovamente in Kevin che lo riconosce e lo saluta amichevolmente, incurante del fatto che sia il principale obiettivo dei più bulli. Chiron apprende con disagio la notizia che Kevin sia stato messo in punizione per essere stato colto in flagrante con una ragazza a scuola.
Incontra nuovamente l’amico in riva al mare e i due condividono una piacevole serata durante la quale riscoprono un’attrazione reciproca. Kevin aiuta dunque Chiron a vivere la sua identità omosessuale. Nei giorni seguenti, Kevin viene aizzato da un bullo a pestare proprio Chiron.
III Fase, "Black"
Il terzo momento, “Black” vede Chiron adulto che, trasferitosi ad Atlanta è divenuto un venditore di droga, esattamente come Juan. Riceve una chiamata dalla madre che lo invita ad andare a trovarla nel centro di riabilitazione in cui, ormai, vive. Pentitasi del suo vissuto e dei trascorsi con la droga, prega Chiron di costruirsi un avvenire migliore. Nel colmo della notte, Chiron riceve anche una chiamata da Kevin che gli chiede scusa per tutto e lo invita ad andare a trovarlo a Miami.
I due si ritrovano ed un Chiron molto cambiato riesce, finalmente, ad affrontare i suoi sentimenti e ad affermare con consapevolezza la sua identità.
Contro l'omofobia, il bullismo e qualsiasi discriminazione
Un film sublime, a tratti commovente, che porta lo spettatore ad identificarsi con la fragilità di una coscienza ancora alla ricerca della propria identità. Emerge quanto sia difficile riscoprirsi omosessuali in una società fortemente razzista. Le scene più crude e violente invitano a riflettere sulle dinamiche dell’emarginazione fin da giovanissimi e a sensibilizzare contro alcuni grandi mali della società quali il bullismo, l’omofobia e la discriminazione.