Cracovia – Ha avuto inizio stamani, 9 luglio, intorno alle 11:20, la discussione della commissione riunita a Cracovia, in Polonia, circa la candidatura delle Mura di Bergamo a patrimonio dell'umanità, terminata con l'approvazione ufficiale.

Al ritiro del prestigioso riconoscimento, il sindaco Giorgio Gori è intervenuto ringraziando l’assemblea: "È per noi motivo di orgoglio e responsabilità. Con la candidatura transnazionale, condivisa dalle nostre rispettive comunità, abbiamo voluto dar piena espressione ai valori di pace e cooperazione internazionale che ispirano l'Unesco.

Da oggi, il nostro impegno per la conservazione e la valorizzazione di questo nuovo gioiello del patrimonio mondiale sarà ancora più grande".

Erano presenti anche Giovanni Cappelluzzo, dirigente dell'ufficio che ha dato vita al progetto seguendone il percorso sino ad oggi, Luciana Frosio Roncalli, presidente dell’Associazione Terra di San Marco, anch'essa sostenitrice del progetto.

Il progetto

Nato nel 2007, il progetto dal titolo "Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra – Stato da mar occidentale" fu lanciato dalla stessa città di Bergamo: di carattere internazionale, ha interessato un territorio che si estende per oltre 1.000 km, portando il riconoscimento anche a Peschiera del Garda e Palmanova (Italia), Cattaro (Montenegro), Zara e Sebenico (Croazia).

La storia

Bergamo sorge nelle Prealpi Orobie e viene suddivisa in "Città Alta", cinta da mura ed in posizione sopraelevata, e "Città Bassa", resa in parte più moderna, ma comunque conservatrice dei propri nuclei storici Le Mura venete entro cui si trova la Città Alta furono il vanto della difesa che la Repubblica Serenissima (nota ai più come Repubblica Veneta o di San Marco) eresse tra il 1561 ed il 1588, periodo in cui Bergamo era l’estremità occidentale dei domini veneti su terraferma.

Si tratta di 6,2 chilometri di cinta muraria incredibilmente intatta, poiché non ha mai subito alcun tipo di danno bellico e, perciò, risulta perfettamente conservata. Attualmente è l’elemento caratteristico della città e nota meta turistica che - grazie al riconoscimento dell’Unesco - potrà certamente incrementare l’interesse di molti italiani e non solo.

I dati Unesco

Le Mura di Bergamo sono divenute il 53° sito Unesco italiano (11° in Lombardia), permettendo all'Italia di confermarsi come primo paese al mondo per numero di siti patrimonio dell'umanità.

L'intera città festeggia oggi questo grande successo, con una serie di iniziative volte a rendere consapevoli i bergamaschi dell'importanza del traguardo raggiunto. Un telo lungo 13 metri recante la scritta "Siamo Patrimonio Mondiale Unesco" sarà posizionato lungo il viadotto di San Giacomo, e sarà visibile sia da Viale Vittorio Emanuele che da Bergamo Bassa.

Il logo Unesco sarà proiettato, invece, su Porta San Giacomo, e le sue lettere saranno leggibili anche sui propilei a Porta Nuova, dove sventoleranno le bandiere dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.