Si intitola “Riflessioni in mostra” la personale dello scenografo Eugenio Tavassi, napoletano di nascita ma romano di adozione. Scenografie, letteratura, video, pittura, teatro, radio, musical. Questo è quello che la brochure recita sulla copertina. Sono tanti i campi che Eugenio ha affrontato, producendo una quantità di elaborati come pochi.
L'attività professionale.
La sua formazione artistica avviene a #Napoli, conseguendo la laurea presso l’Accademia di Belle Arti (dal 1962 al 1970).
L’inizio professionale è nel 1964 come disegnatore del celebre film “Matrimonio all’italiana” di Vittorio de Sica, per poi continuare la crescita professionale firmando per la RAI, dal 1969 al 2013, alcune delle più celebri scenografie per la televisione.
Sono infatti circa 190 le produzioni cui presta la sua creatività, il suo ingegno e la sua professionalità di abile creatore di ambientazioni per sceneggiati, spettacoli teatrali, film tv, varietà, programmi culturali, tv per ragazzi, soap-opera, ben 6 edizioni del Prix Italia (Napoli1998; Bologna2001; Catania2004; Venezia2006; Verona2007; Cagliari2008) collaborando con registi del calibro di Blasetti, Ronconi, Cottafavi, Muzii, Landi, Lavia, Montaldo, Camilleri, Di Stefano, Vicario e Maraini solo per citarne alcuni.
Tra gli altri lavori si possono menzionare scene per l'“Amadeus” di P.Shaffer - regia Pressburger, nel 250° Anniversario del Teatro Argentina stagione 81/82; l'arredamento per il film “Sciopen” regia del Leone d’oro a Venezia 1982 – L.Odorisio; l'allestimento scenografico per il balletto “Cenerentola” per il coreografo-regista Nurejev nel 1989/91; le scene per il Premio Campiello a Venezia nel 1995 e tanti altri.
Docente della cattedra di scenografia presso i prestigiosi atenei dell’Accademia ABA di Perugia e Rufa di Roma.
Attualmente si dedica ad attività teatrali.
La mostra
Entrati nello spazio allestito, ci si imbatte subito in un percorso che stimola l'occhio, l'udito ed i ricordi di coloro che hanno seguito per anni programmi storici della televisione italiana.
L'impianto scenico è essenziale, con tubi innocenti freddi che stridono con i caldi colori dei materiali delle opere affisse e delle luci morbide. Tra bozzetti, quadri e schizzi si viene accompagnati dai contributi audio-video delle Teche Rai, posizionati su pannelli retroproiettati, con la sensazione di aver attraverso in poco tempo, sessant'anni di storia di "mamma Rai".
L'esposizone è visitabile fino al 29 ottobre, presso lo spazio-teatro "La Giostra", in via Speranzella 81 a Napoli ovviamente, a due passi dal ben più famoso Teatro Augusteo e quindi facilmente raggiungibile da ogni parte della città.
Gli orari previsti sono: 15.30/20.30 dal lunedì al martedì - 10.30/20.30 il sabato e la domenica
Dalle ore 18.00 invece, secondo un calendario stabilito che si può trovare sulla pagina facebook ufficiale del Teatro, sono previsti interventi con, tra gli altri, Lucio Allocca, Patrizio Rispo, Pino De Maio, Marianna Robustelli, Luciano Odorisio e tanti altri.
Il lavoro dello scenografo
Eugenio Tavassi, in un'intervista di qualche anno fa, racconta il mestiere dello scenografo.