Il 12 Ottobre 2017, Claudio Baglioni, direttore artistico del Festival di Sanremo 2018, ha annunciato delle modifiche alla “gara” che è giungerà alla 68a edizione.Via le eliminazioni e niente serata dedicata alle cover ma tornerà la serata dei duetti. Limite massimo per le canzoni che da 3 minuti e 15 è diventato di 4 minuti.

Poche “riforme” ma che hanno soddisfatto i discografici delle major.

Infatti Enzo Mazza, ceo di FIMI, Federazione industria musicale italiana h dichiarato: ”Claudio Baglioni mette al centro la musica e soprattutto i giovani talenti e questo è un importante messaggio che noi apprezziamo molto”.

Abolizione delle eliminazioni

Nessuno dovrà fare le valigie anzitempo durante il Festival e questo significherà che tutti avranno le stesse possibilità di conquistare quella che speriamo diventi, sempre di più, un appuntamento per far conoscere il panorama artistico italiano e sempre meno uno spettacolo televisivo.Affidare a Claudio Baglioni la direzione artistica di uno degli appuntamenti più importanti al mondo per la musica italiana significa voler ritrovare edizioni di notevole importanza che hanno portato a scoperte come Simone Cristicchi, Laura Pausini, la Piccola orchestra Avion Travel solo per citarne alcune.

Piccola nota tecnica: l’abolizione delle eliminazioni significherà che tutte le canzoni in gara avranno lo stesso numero di esibizioni e porteranno, per tutti, gli stessi introiti di diritti sulle opere inedite.

Eliminazione della 'serata cover'

Nonostante il notevole successo di critica e pubblico sulla serata in cui gli artisti in gara si esibivano in brani già conosciuti, Capitan Baglioni ha deciso di eliminarla per fare spazio alle serate dei duetti.Baglioni ha voluto dare di nuovo un senso di “inedito” al Festival e ha deciso di togliere qualcosa che, a mio modesto parere, non porta assolutamente niente di nuovo.

Il paragone che faccio sempre con la “cover” è quella di un film già visto: se conoscete il finale perchè rivederlo?

La serata dei duetti

Si ritorna ad avere una serata in cui gli artisti in gara potranno duettare ed è una cosa che, in alcuni casi, non può che far bene.Festival di Sanremo in cui gli artisti in gara hanno duettato hanno portato ad esibizioni come quella di Irene Grandi e Marco Cocci che hanno incantanto la platea con “La cometa di Haley” di Francesco Bianconi( Baustelle) emozionando e non poco il pubblico.

La durata delle canzoni in gara

Tra le “riforme” nel regolamento della rassegna sanremese, c’è anche il limite della durata delle canzoni portate da 3 minuti e 15 è diventato di 4 minuti, come riportato anche nell’articolo di Federica Carlino su coomingsoon.it

Quanti artisti saranno in gara?

Potrebbe essere questo uno dei quesiti che analizzando superficialmente le varie modifiche al regolamento potrebbero maturare ma riflettendo sembra che si voglia dare maggiore spazio alla musica eliminando la durata tassativa di natura prettamente radiofonica.

Le speranza di un festival fatto di musica

La speranza è che in questa edizione ci sia tanta buona musica e tanti artisti che non devranno essere obbligatoriamente quelli sempre in radio, dando così maggiore spazio alla vera arte di fare musica, come avviene in rassegne importanti come i premi dedicati a chi ha dato lustro alla musica italiana (Bindi, De Andrè, Tenco, Mia Martini per citarne alcuni) e come Musicultura che ovviamente non smetterò mai di citare in quanto è un vero punto di riferimento per la musica italiana cantautorale e non radiofonica, tenendo in considerazione che le radio, ahimè, danno spazio sempre ai soliti brani che, avvolte, a chiamarle canzoni bisogna turarsi il naso.Ma a parte questa considerazione da chi ormai ascolta poco la radio se non quelle emittenti che danno sempre qualcosa di nuovo da far ascoltare, possiamo solo sperare che Baglioni, dall’alto della sua esperienza, conoscendo i sacrifici che chi fa musica in Italia deve fare, possa dare spazio alla qualità e meno agli “amici del tormentone facile”.Riprendendo il discorso sulle “scoperte sanremesi” dobbiamo fare chiarezza su Francesco Gabbani.Il vincitore dello scorso anno, infatti, è tutto fuorchè uno dal tormentone facile ed il motivo sta nei testi delle sue canzoni di enorme successo nel 2017:” Occidentalis’s Karma” e “Tra le granite e le granate”.Se si fosse andato a leggere i testi della canzone vincitrice a Sanremo e del tormentone estivo “Tra le granite e le granate” i più permalosi si sarebbero offesi perché in un arrangiamento molto leggero, Gabbani ha sbaragliato tutti raccontando una società che tutti additano come superficiale ma in cui tutti viviamo senza cercare di cambiarla.

Ma questo è un discorso da fare in altri luoghi. La speranza è che a Febbraio, ci si possa emozionare con i nuovi Cristicchi, i nuovi Giuseppe Anastasi (autore di “La notte” interpretata da Arisa) e qualche asso nella manica da sfoderare sul palco di Sanremo come Diego Mancino, Dario Faini, Niccolò Agliardi, Ermal Meta, Roberta Giallo e Umberto Maria Giardini.