Un falso storico sta rimbalzando tra le colonne dei giornali e sulle pagine dei numerosi network che sono su internet. Ebbene, secondo quanto asserisce il Prof. Francesco Tiboni, italiano e docente presso l'Università di Marsiglia, il famoso cavallo di Troia non era un animale in legno, ma addirittura una nave. Facciamo un passo indietro e rivanghiamo un po' di storia: la leggenda del cavallo vuole che i Greci, al culmine di una sanguinosa battaglia, lasciarono sulla costa nei pressi della città di Troia una sorta di trofeo a seguito di una ritirata strategica.

I troiani, convinti che il grande cavallo di legno fosse stato lasciato in dono, lo trasferirono all'interno delle mura della città. Il trofeo, però, al suo interno nascondeva una pericolosissima insidia, rappresentata da alcuni soldati greci che attesero la notte per sorprendere i nemici nel sonno ed ucciderli.

La tesi del Prof. Tiboni: "era una nave"

Secondo il professor Tiboni, l'equivoco è scaturito da un errore di interpretazione legato alle scritture di Omero, riguardante nello specifico il termine "hippos" che, effettivamente, in lingua greca si traduce come cavallo. Secondo lo studioso, però, questa parola farebbe riferimento ad un tipo di nave ideata da un fenicio che portava un nome simile, "Hippus".

Quest'imbarcazione era caratterizzata da una prua che, come polena, aveva la testa di un cavallo.

La tesi del docente italiano si basa anche sulle opere di Omero, noto per avere anche una buona conoscenza delle navi e dell'ambiente marinaro, e di un'analisi oggettiva secondo cui risulterebbe più realistico pensare ad un gruppo di soldati nascosti nella stiva di una nave, piuttosto che nel ventre di legno di un cavallo fantoccio.

Le navi dei Greci: il Gaulos e l'Hippos

Le navi usate in quel periodo dai Greci, in effetti, erano due: il Gaulos e l'Hippos. Entrambe le imbarcazioni venivano utilizzate dai commercianti per spostare grandi quantitativi di materiale da una regione all'altra. Erano molto larghe e di forma arrotondata, e consentivano di trasportare merci di ogni tipo.

Gli scafi delle imbarcazioni venivano costruiti senza ricorrere al metallo, mentre le varie parti venivano assemblate con perni di legno che, a loro volta, venivano impermeabilizzati con dei materiali come stoppa e pece. Un'altra importante caratteristica di questi natanti consisteva nell'avere un'ottima stabilità dello scafo (le navi erano prive di chiglia o carena) usando dei pesi sul fondo, di solito pietre o sabbia. Tutto questo perché si trattava di imbarcazioni atte al trasporto di carichi di immenso valore come anfore piene di vino, pietre preziose e oro.