Era il 2 marzo 1970 quando a Pozzuoli, provincia di Napoli, a seguito dell’intensificarsi delle crisi bradisismiche, venne evacuato dalle autorità locali, in accordo con quelle nazionali, lo storico quartiere della città flegrea, denominato Rione Terra. Per ricordare quell'evento è stato pubblicata l'opera letteraria "Pozzuoli 1970-2020 A cinquant'anni dallo sgombero del Rione Terra" (Vincenzo D'Amico editore) , grazie ad un gruppo studiosi locali che ha voluto mettere su carta i momenti tragici che si svolsero nella città di Pozzuoli, quando gran parte della popolazione che abitava il Rione Terra fu prelevata e portata in zone più sicure.

Caratteristiche dell'Opera

L'opera, caratterizzata da due volumi, è stata pubblicata dall'editore Vincenzo D'Amico e curata dal professore Maurizio Erto che tra l'altro ha di recente dato vita, insieme a D'Amico, ad una collana di Libri dedicata esclusivamente all'Area flegrea. Nel primo volume c’è la ricostruzione, attraverso le testimonianze di giornalisti, geologi, archeologici, geofisici, politici, religiosi della cronaca, la storia, dei momenti concitati quando le autorità a seguito dell’intensificarsi delle scosse telluriche decisero di allontanare la popolazione. Per citarne alcuni di essi: Il Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, il Vescovo di Pozzuoli Mons. Gennaro Pascarella, Eelonora Puntillo, giornalista, corrispondente all’epoca dell’Unità e di altre testate giornalistiche, Roberto Scandone geofisico e ricercatore presso L’Osservatorio Vesuviano di Ercolano, Ciro Biondi giornalista e comunicatore responsabile dell’ufficio comunicazione della Caritas diocesana di Pozzuoli, Costanza Gianalella, archeologa già direttore presso la Soprintendenza archeologica per le province di Napoli e Caserta, Fabio Cutolo responsabile dell’archivio storico “Angelo D’Ambrosio” della Diocesi di Pozzuoli, Gemma Russo, giornalista puteolana , Antonio Isabettini maestro d’arte che nei suoi volumi tante tavole pittoriche ha dedicato allo storico rione puteolano.

Il primo volume è corredato, inoltre, anche da 100 illustrazioni. Nel secondo volume le foto, ricostruzione visiva, attraverso le istantanee in bianco e nero, alcune addirittura aeree, attraverso gli archivi fotografici di Antonio Grassi e dell’Associazione Culturale Lux In Fabula di Claudio Correale.

L'importanza dell'Opera

Il libro risulta essere uno "spaccato" della storia degli anni ’70 e ’80 dell’Area flegrea e della città metropolitana di Napoli che segna due eventi tragici per la regione campania , ovvero, le prime crisi Bradisismiche e poi gli anni ’80 con il terremoto dell’Irpinia che contribuì non poco ad ingigantire e rallentare anche la ricostruzione del quartiere Rione Terra che a distanza di tanti anni è ancora in fase di ricostruzione e non ancora fruibile interamente.

Cenni sul Rione Terra di Pozzuoli

Il Rione Terra di Pozzuoli risulta essere uno dei primi nuclei insediativi della città di Pozzuoli, abitato sin dal II° Secolo a.C. Esso è collocato su di una altura allo scopo di permettere agli abitanti dell’epoca di vedere l’arrivo di nemici sia dal mare che dalla terra. Testimonianze dell’agglomerato Rione Terra si possono già reperire negli scritti dello storico greco Strabone che considerò la rocca puteolana quale sbarco dell’antica colonia di Cuma e quindi con molta probabilità qui vi sbarcarono nel 529 a.C gli esuli di Samo, fondando la famosa città Dicerachia, ovvero, il governo dei giusti. Ma fu in epoca romana che Pozzuoli (e quindi il Rione Terra) che conobbe il periodo di maggiore splendore.