"Siamo vivi! Anzi seppelliti in studio perché il disco sta richiedendo più tempo del previsto", ha annunciato Pau sul profilo Facebook della band. I fans sono in attesa di vedere il seguito di Adios Paranoia, divisi tra chi vorrebbe un ritorno alle origini meno commerciale e con un sound più ruvido e chi invece capisce, apprezza ed anzi abbraccia l'evoluzione della band di Arezzo (provincia).

Adios Paranoia

Il singolo uscito lo scorso 17 novembre è coerente con il percorso che i Negrita hanno intrapreso. L'inserimento di parole in spagnolo nel testo, un'ambientazione che si adagia tra il Sud della California ed il Messico ed il video in cui il deserto fa da cornice ai tre musicisti toscani, danno una indicazione chiara sulla direzione che la band sta prendendo.

Il respiro latino di Radio Conga o Rotolando verso Sud è chiaramente parte dei Negrita che, rispetto agli esordi, sono più aperti a sonorità non strettamente rock. Non parlerei di Negrita commerciali, ma utilizzerei gli aggettivi "evoluti" e "maturi" per definire l'approccio di Pau e soci. Con questo non significa che ci si debba aspettare un disco in versione Despacito o un lista di ballad strappalacrime, ma solo che i tempi non sono e non possono essere quelli di una martellante cavalcata a suon di decibel, distorsioni di chitarre sbriciolate sugli amplificatori! A vent'anni ci sta l'urlo liberatorio di "Cambio" che vuole cambiare il mondo, anzi ribaltarlo, ma ora l'esplorazione di nuovi orizzonti è quanto meno auspicabile.

In più i Negrita hanno ritrovato quello spirito un "zingaro" che li porta, come si suol dire, ad invecchiare bene.

Aprile in Tour e Kitchen Groove

I Negrita in studio propongono sempre musica di alto profilo, ma sono notoriamente una band che dal vivo riesce a coinvolgere come pochi altri artisti in Italia. Una nuova produzione in cantiere non significa fermare l'attività live, ma metterla temporaneamente in pausa per poter rilanciare con fare on the road a lavori terminati.

Sono state fissate tre date importanti nel mese di aprile con Bologna (10), Roma (12) e Milano (14) che danno già l'idea l'entusiasmo è ben lontano dal diminuire. Entrando negli stereotipi, Pau, Mac e Drigo sono toscani e dunque accompagnati dall'ironia tipica della loro terra. Questa attitudine li porta anche a non prendersi troppo sul serio ed a partorire la fase Kitchen Groove.

What's? I tre Negrita si sono immersi in questo viaggio per trovare la giusta ispirazione con strumenti essenziali: un paio di chitarre di fortuna, ed un po' di tecnologia obsoleta per fermare le idee in modo essenziale, quasi ancestrale e trasferirle sul pentagramma del nuovo disco. Tradotto? Goliardia, talento, esperienza ed intuizione sono gli ingredienti che dovremmo ritrovare nel prossimo piatto dei Negrita e in Toscana è risaputo, la cucina è ottima.