6mila privati stanno rendendo il mecenatismo attuale e così la cultura italiana può vivere una nuova era. Con tante bellezze da mantenere e restaurare a qualcosa si doveva rinunciare. A questo scopo era nato nel lontano ormai 2014 il progetto di effettuare un credito di imposta per i cittadini e le imprese che avessero effettuato una donazione per questa nobile causa.

Come funziona l'Art Bonus

L'Art Bonus consente a privati cittadini e imprese di dare il proprio contributo alla manutenzione e alla realizzazione di beni e attività culturali in tutta Italia.

Il sito dedicato del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo spiega passo passo il procedimento per chi sceglie di sostenere il bene più importante del Paese.

Le donazioni liberali dei privati a supporto del settore culturale, grazie alla legge Franceschini, sono soggette a beneficio fiscale tramite credito di imposta, fino ad un massimo del 15% del reddito imponibile. Le imprese, invece, possono recuperare il 65% della spesa sostenuta per la donazione, nei limiti del 5 per 1000 dei ricavi annui.

Art Bonus chi ne usufruisce

I quasi 200 milioni di euro raccolti dalle donazioni private sono stati divisi tra 1.100 enti che hanno provveduto alla realizzazione di ben 1.300 interventi in diverse aree del Paese.

Nel corso del mese scorso è stato assegnato il premio Art bonus dell’anno al restauro dell'Accademia di Belle Arti di Carrara. I fondi dell'Art Bonus possono essere impiegati per opere di manutenzione, protezione o restauro di beni culturali pubblici. Altre applicazioni sono il sostegno di istituti e luoghi pubblici dedicati alla cultura o a fondazioni lirico-sinfoniche, teatri di tradizione e altri enti di spettacolo.

I soldi donati dai privati possono essere impiegati anche per realizzare strutture nuove o a potenziarne altre.

I dati

I dati dell'Art bonus mostrano che ancora non si è nemmeno vicini ai numeri degli altri Paesi europei che hanno attuato da tempo progetti simili, ma iniziano ad arrivare risultati incoraggianti. Il programma di mecenatismo non è ancora così conosciuto in Italia e gli interventi si concentrano per lo più al Nord del Paese.

Per gli interventi in Lombardia sono stati raccolti 78 milioni di euro. Per quelli in Veneto si è giunti a quota 30 milioni di euro, mentre in Piemonte ci si è fermati a 28 milioni. A fianco di tante belle cifre fanno riflettere i miseri introiti per gli interventi in alcune regioni italiane: 600 € per il Molise e 500 per la Valle d'Aosta, ma soprattutto uno zero per la Basilicata. L'augurio per il 2018 è che queste cifre continuino a salire con l'aiuto di tutti, perché l'arte e la cultura sono un patrimonio inestimabile su cui puntare.