Il gruppo di Deivis de Campos dopo la Scoperta di un anno fa riguardante i ritrovamenti di simboli pagani che alludono all'anatomia dell'apparato riproduttivo femminile nelle Cappelle Medicee a Firenze, scopre quella che potrebbe essere una caricatura di Michelangelo, una sorta di “firma” nascosta dell’artista.

La "firma nascosta"

Osservando attentamente in basso a sinistra si scoprono quelle che, ad uno primo sguardo sembrano le pieghe del vestito di Vittoria Colonna, in realtà sono le linee che tratteggiano una figura umana piegata in avanti come se stesse realizzando lo stesso disegno di cui è parte.

Lo studio pubblicato sulla rivista Clinical Anatomy da Deivis de Campos, dell'Università federale di Scienze della salute di Porto Alegre, in Brasile, mette a segno un’altra grande scoperta che rappresenta un’ulteriore passo in avanti nella caccia al tesoro che i ricercatori hanno intrapreso per scovare disegni e simboli nascosti nelle opere di Michelangelo fornendo così altri preziosi indizi riguardo la corporatura dell’artista e lo stato di salute a quel tempo.

I segni di Michelangelo

Michelangelo potrebbe aver nascosto una sua caricatura nel ritratto dell'amica e poetessa Vittoria Colonna, eseguito nel 1525 ed oggi conservato al British Museum di Londra. L’artista già noto per aver tratteggiato la sua auto caricatura nel 1509 a lato di un sonetto dedicato all’amico Giovanni da Pistoia, e che in quell’occasione si era ritratto in posizione eretta nell’atto di dipingere la Cappella Sistina, nella recente scoperta riguardante il ritratto di Vittoria Colonna si sarebbe disegnato col corpo piegato in avanti ad angolo acuto, come se fosse proprio quel Michelangelo in miniatura a dipingere l'intero ritratto.

Chi era Vittoria Colonna?

Vittoria Colonna è stata una poetessa e nobildonna italiana vissuta tra la fine del XV secolo e la prima metà del XVI, appartenente alla nobile famiglia dei Colonna, in quanto figlia di Fabrizio Colonna e di Agnese di Montefeltro, dei Duchi di Urbino, ella stessa ebbe il titolo di marchesa di Pescara.

I Colonna erano, in quegli anni, alleati della famiglia D'Avalos e, per suggellare tale alleanza, concordarono il matrimonio fra Vittoria e Ferdinando Francesco quando ancora erano bambini, il matrimonio avvenne il 27 dicembre 1509 ad Ischia, nel Castello Aragonese.

L'incontro tra Michelangelo e Vittoria Colonna

Il soggiorno di Vittoria fu un momento culturale estremamente florido per l’isola.

Di fatto la poetessa fu circondata dai migliori artisti e letterati del tempo tra cui Michelangelo, con il quale strinse una intensa relazione verso la fine degli anni trenta del Cinquecento, che coincise in un momento estremamente delicato del processo creativo del maestro, impegnato nell’esecuzione della tormentata vicenda del monumento funebre a papa Giulio II.

Gli amori di Michelangelo

Michelangelo, protagonista indiscusso del rinascimento italiano fu tanto geniale quanto irrequieto, Il suo nome viene immancabilmente associato ad una serie di opere che lo hanno fatto passare alla storia dell'Arte, e non solo. Alcune delle sue opere più celeberrime, conosciute in tutto il mondo, vengono considerate da critici, addetti ai lavori, ed appassionati d'arte dei veri e propri capolavori della storia dell'arte occidentale, nonché dei traguardi dell'ingegno creativo del maestro.

Tra i più celebri annoveriamo: il David, la Pietà del Vaticano, la Cupola di San Pietro o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina.

Lo studio delle sue opere fu così intenso ed appassionato tanto da segnare le generazioni successive, e dare vita ad una scuola che, insieme ad altri modelli, sotto il nome Manierismo: fare arte "alla sua maniera", ovvero quella del maestro.

Michelangelo fu oggetto di studi non solo nel campo artistico, infatti Graziella Magherini, psichiatra psicoanalista italiana ed esperta in storia dell’arte, colei che per prima definì in termini medici la sindrome di Stendhal, dedicò assieme a Simona Argentieri uno studio alla bisessualità di Michelangelo, analizzando i tormentati rapporti amorosi del maestro con l’artista Tommaso de’Cavalieri e per l’appunto Vittoria Colonna.