Come ampiamente previsto dai pronostici della vigilia, "La forma dell'acqua" di Guillermo Del Toro si è assicurato la stuatuetta più prestigiosa di questi Oscar 2018, quella per il miglior film in gara. Il film del messicano Del Toro aveva fatto incetta di candidature. Ben tredici erano infatti le categorie nelle quali "La forma dell'acqua" concorreva.

Alla fine sono state quattro le statuette raccolte dalla pellicola. Oltre a quella per il miglior film in concorso, infatti, ha ottenuto quella per la miglior regia, per la miglior sceneggiatura e per la migliore colonna sonora originale.

Indubbiamente un grande successo, che però rischia di essere intaccato da un'accusa molto pesante.

Clima di festa rovinato

Qualche settimana fa, infatti, David Zindel, figlio del drammaturgo Paul Zindel, aveva avanzato l'ipotesi che "La forma dell'acqua" di Guillermo Del Toro non fosse altro che un clamoroso plagio di un'opera del padre, intitolata "Let me hear you whisper".

Secondo quanto sostenuto da David Zindel, sarebbero numerose e incredibili le somiglianze tra "La forma dell'acqua" e il testo concepito dal padre, dal quale in passato sono stati tratti due film per la televisione: il primo di essi è andato in onda nel 1969, il secondo nel 1990.

David Zindel è addirittura arrivato a chiedere che vengano arrestate le future trasmissioni nelle sale cinematografiche del film di Guillermo Del Toro, e che parte degli incassi de "La forma dell'acqua" venga devoluta proprio a lui, in quanto erede dell'autore di "Let me hear you whisper".

La risposta di Del Toro

La risposta di Guillermo Del Toro in proposito non si è fatta attendere.

Il regista messicano ha negato con forza le somiglianze tra i due lavori, sostenendo che "La forma dell'acqua" sia un film pieno di "colori ed idee", e declinando "Let me hear you whisper" ad una semplice "storia che parla di un delfino e di sperimentazioni sugli animali, e niente di più".

Non è tutto. Il regista de "La forma dell'acqua" ha rincarato la dose facendo sapere che a suo dire, "sostenere che i due lavori siano uguali, equivarrebbe a sostenere che il film E.T sarebbe uguale se avesse come protagonista un cricetino anziché un extraterrestre".

Una presa di posizione forte, dunque, da parte di un uomo che ha appena ottenuto un risultato che molti registi sognano per tutta la vita, e che ha quindi voluto respingere con forza l'idea che la sua opera possa essere infangata da voci che lui ritiene completamente infondate.