Multiculturalità e ricerca artistica nell'arte di Tommaso Chiappa danno vita al nuovo progetto dell'artista intitolato “Station-Fermata creativa”: lo stesso è inserito all'interno dell'iniziativa “Palermo, Capitale della Cultura 2018” e si dividerà in tre tappe.

L'evento è patrocinato dal Comune di Palermo, in collaborazione con Cambiamo la Sicilia e i partner: studio legale Damiani&Damiani, Solgen, Nuova Idea S.a.s, Back to College, HBB Immobiliare, Collegio Universitario Lorenzo Valla. Si ringraziano la dottoressa Eliana Calandra, l'assessore alla cultura Andrea Cusumano e la consigliera comunale Sabrina Figuccia.

Tre: il numero perfetto

La prima delle tre tappe, partirà da Villa Trabia, a Palermo, domenica 20 maggio dalle ore 10 alle 18 con ingresso gratuito.

La seconda, dal 21 al 31 maggio, che si svolgerà all’interno della biblioteca di Villa Trabia, location della mostra “Station-Fermata creativa”, prevederà sempre ingresso gratuito e comprenderà 14 opere che racconteranno i viaggi che l’artista ha compiuto in giro per Italia, ma anche in Europa e nel mondo.

Terza e ultima tappa si svolgerà, invece, ad ottobre allo studio legale Damiani&Damiani dove verrà posizionata un’installazione site specific e dove verrà proiettato il video-art che riassume l'intero progetto "Station-Fermata creativa".

La mostra sarà fruibile dal 21 al 31 maggio presso la biblioteca di Villa Trabia, nei giorni di lunedì e venerdì dalle ore 10 alle ore 17.30.

Il concept

Viaggi, avventure, scoperta e riscoperta di luoghi conosciuti o sconosciuti che caratterizzano la vita di ogni viaggiatore il quale, per diletto o per dovere, trova a svolgere durante la sua vita. Il viaggio, oggi, assume una connotazione non più di mero attraversamento di un confine, ma viene vissuto come un'esperienza formativa da inserire nel proprio bagaglio di vita.

Dalla scoperta di nuovi confini, sorge il bisogno di oltrepassarli e abbattere quelle barriere invisibili che ci separano "dall'altro": la multiculturalità, l'accoglienza e l'inclusione sociale diventano le parole chiave di una nuova frontiera che ci vede protagonisti di una rivoluzione sociale globale che viaggia non solo su binari, acque o cieli immensi, ma lungo fiumi di 1 e 0 che fanno della realtà digitale un nuovo modo di vivere la socialità.

L'arte, in questo processo antropologico ed etnologico, diventa terreno fertile per nuove formulazioni ed interpretazioni cromatiche di un mondo nuovo, di una nuova era dove noi, uomini moderni ma non troppo, cerchiamo ancora di capire quale sarà la prossima frontiera.