Lo scorso 17 maggio 2018, a Cannes, è stato presentato fuori concorso 'Whitney', il documentario sulla vita di una delle più grandi cantautrici di sempre: Whitney Houston. Il regista Kevin McDonald ha messo in evidenza gioie e dolori, momenti felici e bui, dell'artista. Tra le parentesi più tenebrose della vita della compianta popstar c'è quella degli abusi subiti dalla cugina Dee Dee Warwick. Il documentario dura 2 ore e colpisce molto. Nella sua breve vita, la Houston è stata capace di vendere 200 milioni di album, realizzando il singolo più venduto di sempre, ossia 'I will always love you'.

McDonald ha intervistato parenti e amici di Whitney

Per girare 'Whitney', il regista McDonald ha intervistato tanti amici e familiari della Houston, come il fratellastro Gary Garland, ex giocatore di basket. Proprio quest'ultimo ha confessato che lui e Whitney vennero violentati dalla cugina tra i 7 e i 9 anni. A confermare la versione rilasciata da Garland è stata anche l'assistente personale della cantante morta a soli 48 anni. Mary Jones ha raccontato che Whitney le rivelò di essere stata molestata da una donna in età infantile.

Dee Dee Warwick, famosa cantante cantante gospel negli anni '70', era la nipote della madre di Whitney e sorella di Dionne, mito del soul. 'Whitney' è stato definito da McDonald's come il 'documentario definitivo' sulla leggendaria cantante che si è spenta nel 2012.

Il corpo esanime dell'artista era stato ritrovato in una vasca piena d'acqua. Durante un'intervista a Deadline, il regista scozzese ha detto che, prima di intervistare amici e parenti della celebre popstar, aveva intuito che nella vita di Whitney ci fosse qualcosa di cupo. McDonald aveva osservato attentamente tante interviste rilasciate dalla cantante, e svariati filmati su di lei, sospettando che la sua esistenza non fosse tutta rose e fiori.

Amici e familiari della Houston hanno confermato la supposizione del cineasta scozzese.

Cineasta scozzese colpito dalla grande voce della Houston

Perché Kevin McDonald ha voluto realizzare un'opera su Whitney Houston? Era un suo fan? Il regista ha dichiarato ultimamente che, prima di girare il documentario, non era un ammiratore di 'The Voice'.

Kevin ha confessato di essere colpito dalla grande voce dell'artista, più che dai suoi testi. Il motivo principale per cui ha voluto dare vita a un'opera del genere è l'alone di mistero attorno alla vita dell'artista. 'Sembrava che nelle interviste non rivelasse mai la verità su se stessa', ha detto McDonald.