Whitney Houston abusata da bambina, questo è il titolo che molte testate giornalistiche stanno riprendendo nelle ultime ore. Presentato nella sezione 'Fuori Concorso' al Festival Di Cannes 2018, il docu-film 'Whitney' di Kevin Macdonald, sta facendo molto discutere. L'icona della musica Pop, deceduta in circostante tragiche la notte dell'11 febbraio 2012 a soli 48 anni, è la protagonista di una storia agghiacciante che scioglierebbe anche diversi dubbi sugli abusi di sostanze stupefacenti che, di fatto, l'hanno uccisa.
Whitney Houston: coinvolta anche Dionne Warwick
Nonostante siano passati sei anni dalla sua morte, Whitney continua ancora a far parlare di sé. Negli ultimi, disastrosi tempi della sua vita, la cantante e attrice appariva in pubblico 'distrutta' dal continuo abuso di droghe e tranquillanti, le stesse sostanze che sembra siano state rinvenute nella stanza d'albergo dove è deceduta. Dietro a quelle abitudini, però, non c'era solo il comportamento malsano dell'ex marito Bobby Brown.
Secondo quanto raccontato nel docu-film di Macdonald, Whitney Houston subì ripetuti abusi sessuali tra i sette e i nove anni. La 'bomba' è stata sganciata da Gary Garland, fratellastro di Whitney, anche lui intervistato da Macdonald per la realizzazione del documentario.
La donna accusata di tali violenze è Dee-Dee Warwick, sorella della più famosa Dionne.
La violenza confermata dall'assistente personale di Whitney
Girato con il benestare della famiglia Houston, nel documentario appare anche Mary Jones, assistente personale di Whitney che ha confermato gli abusi subiti dalla cantante: spesso Whitney le avrebbe parlato delle violenze subite 'in giovane età'.
Il regista del documentario ha poi affermato che il comportamento della cantante, i modi di fare, gli ricordavano persone vittime di abusi protagoniste di altri documentari da lui stesso filmati. 'Sembrava asessuata, bellissima, ma non attraente', ha confidato Macdonald a Vanity Fair.
La storia di abusi, dunque, sarebbe stata il motivo scatenante dell'autolesionismo della cantante: dopo un lungo periodo d'oro, tra awards musicali e film per il Cinema, una delle più belle voci del panorama musicale internazionale ha scelto la via del baratro. Trasformata e trasfigurata nel volto, nell'arco di pochi anni ha iniziato a mostrare i segni dell'autodistruzione fino alla tragica morte nella Suite 434 del Beverly Hilton Hotel.