Dal 9 all'11 novembre 2018 si è tenuta la sedicesima edizione del Pisa Book Festival presso il Palazzo dei Congressi, che ha registrato un notevole afflusso di pubblico confermandosi la principale kermesse letteraria della Toscana e una delle principali in Italia.
Dedicata alle case editrici indipendenti, ogni anno ospita un paese straniero e i suoi autori: quest'anno è toccato alla Spagna, rappresentata dagli scrittori Ester Garcia, Dolores Redondo, Rosa Montero, Lorenzo Silva, José Ovejero e Domingo Villar.
I bambini, piccoli lettori da coltivare
Un ampio spazio è stato dedicato ai bambini e ai ragazzi, e le scolaresche sono state molto presenti nella mattina di venerdì e di sabato, soprattutto i piccoli lettori hanno preso d'assalto lo spazio junior a loro dedicato. Tantissimi gli stand che hanno proposto attività e Libri adatti ai giovanissimi di tutte le età, oltre che libri-gioco, da colorare e simpatici gadget per la scuola e il tempo libero, sempre dedicati al mondo della lettura per l'infanzia.
Un'ottima organizzazione, anche grazie alla direttrice Lucia Della Porta
Gli stand sono stati collocati sfruttando ogni spazio nei due piani del Palazzo, riservando l'ultimo alle salette e alla sala proiezioni, e la disposizione è stata segnalata da un comodo libretto contenente il programma e ogni informazione necessaria, con un'introduzione della direttrice Lucia Della Porta.
Un'organizzazione senz'altro accurata e meticolosa, di certo migliore di altre manifestazioni del genere.
La piccola e media editoria è una linfa per il mondo letterario, anche se meno visibili dai grandi editori: grazie ai loro titoli è possibile leggere libri più originali, coraggiosi e innovativi rispetto alle case editrici big, spesso focalizzate su nomi di personaggi famosi mettendo in secondo piano qualità e innovazione, in nome del marketing.
Queste case editrici, spesso dirette da giovani, propongono libri che spaziano tra tantissimi generi e sottogeneri, dal fantasy all'horror, dallo steampunk alle distopie, dal romance più rosa a quello a tinte erotiche, dalle storie di vita ai viaggi, senza tralasciare la poesia, uno dei generi purtroppo meno letti in Italia.
Gli ospiti italiani del Festival sono stati numerosi, così come gli eventi, le presentazioni e reading, tra cui segnaliamo quello di Nadia Malanima. Tra i temi affrontati disabilità e bullismo, ecologia, ma anche argomenti leggeri come l'odiata matematica, i format televisivi, il folklore locale.
Un'esperienza positiva dunque sia per gli organizzatori che per gli espositori, e senz'altro per i numerosi amanti dei libri che si sono riversati al Palazzo durante i tre giorni di fiera, nonostante qualcuno abbia snocciolato numeri non proprio positivi. Di certo la lettura ha molti competitor di intrattenimento, ma esercita per fortuna ancora un grande fascino su migliaia di persone.