Sono note le posizioni di Roger Waters sulla questione palestinese: l'ex Pink Floyd ha da sempre sposato la questione palestinese, non rinunciando, sia pubblicamente che durante i suoi concerti, ad attaccare la politica condotta negli ultimi anni da parte dello stato di Israele, invitando apertamente al boicottaggio: recentemente il musicista britannico ha attaccato una cover band dei Pink Floyd, la Uk Pink Floyd Experience, che ha deciso, in un secondo momento, di annullare il suo tour programmato in Israele.
L'appello di Waters
Questa è la lettera scritta dal musicista: 'sono atterrito nel vedere che avete in programma di suonare a Tel Aviv, Haifa e Beer Sheba il 4, 5 e 6 gennaio.
Vi prego, non fatelo. Cantare i miei brani davanti a pubblici ghettizzati in Israele e favorire il lavaggio culturale del governo razzista e di apartheid di questo paese, sarebbe un atto di inammissibile cattiveria e di mancanza di rispetto".
Quel pubblico che avrebbe assistito ai concerti della cover band uccide i bambini dei palestinesi e per questo chiede di cancellare le date previste in Israele. E dopo l'annullamento delle date da parte della cover band britannica, Waters, sempre sui social, ha pubblicato un nuovo messaggio:
'Ho saputo da David Power che parla a nome della band, ha detto di essere contento di aver annullato i loro concerti in Israele (...). Li voglio ringraziare per la loro risposta pronta.
Sono molto felice di accoglierli nel BDS. Ho notato che nelle mie ricerche altre cover band dei Pink Floyd hanno suonato in Israele nel 2017, in particolare The Australian Pink Floyd, che sono scappati dal mio radar, o non hanno mai ascoltato le mie dichiarazioni dell'anno scorso... non so se intendono suonare lì presto, ma se lo facessero, considerando ancora Israele come un mercato potenziale, il mio messaggio a UK Pink Floyd Experience sarebbe esteso anche a loro.(...)
Le proteste di Roger Waters
Waters non è solito a queste dichiarazioni e a queste aperte prese di posizione politiche: ricordiamo che negli ultimi tempi ha attaccato il candidato brasiliano alla presidenza, Bolsonaro - poi uscito vincitore - anche pochi giorni prima della competizione elettorale, rischiando non poco e quasi sfidando l'autorità.
Il suo appello inoltre, durante i concerti, è sempre un invito a tenere gli occhi aperti contro i nuovi fascismi.
E non è un caso se ha deciso di attaccare anche alcuni leader europei, come Marine Le Pen e il Primo Ministro dell'Ungheria Viktor Orbán, invitando apertamente a prestare attenzione ai neofascismi. Sul caso di Israele inoltre, Waters non ha mai nascosto le sue idee in proposito, e ha sempre voluto che la sua musica non fosse semplicemente intrattenimento, ma fosse un messaggio aperto e impegnato da rivolgere al suo pubblico.