Che siano la band rivelazione degli ultimi tempi è quasi una certezza: su di loro però sono piovuti paragoni spesso esagerati e che talvolta hanno avuto un peso eccessivo, specie tra i fan. C'è chi la ha paragonati ai Led Zeppelin: e recentemente, in un'intervista, il frontman Josh Kiszka ha invitato la stampa a farla finita con questo paragone, troppo scomodo.

L'intervista

In vista della cerimonia dei Grammy Awards prevista per la sera del 10 febbraio, che vede la band candidata con ben quattro nomination per l'album Anthem of the Peaceful Army, il magazine Rolling Stone ha intervistato il frontman della band Josh Kiszka.

Il cantante non ha nascosto lo stupore in merito ai Grammy: 'Inizialmente non ho capito ciò che stava accadendo. Credevo che il papa fosse morto o robe simili... Queste sono solo alcuni dei primi brani che abbiamo pubblicato, e quindi è un po 'scioccante. Non mi sarei aspettato di ricevere delle nomination'.

Nell'intervista il frontman della band ha voluto parlare anche dello scomodo paragone con i Led Zeppelin. Si è detto lusingato delle ironiche e allo stesso tempo affettuose parole che Robert Plant, storica voce degli Zeppelin, ha voluto dedicare alla band. E sembra voler lanciare una stoccata ai critici della band del Michigan: "E’ un peccato che immettano quel tipo di energia negativa, ma è stata una prerogativa, immagino.

Mi piace pensare che in quello che stiamo facendo ci sia della sostanza. Ed è ovvio che sentiamo la somiglianza. Si tratta di una delle nostre influenze. Ma questo è il momento di dire: 'Ok, lo abbiamo notato. Andiamo avanti'."

Il tour della band

Se la band spera di pubblicare un nuovo album nel 2019, intanto è molto impegnata per il tour di promozione del primo album: ricordiamo che saranno in Italia sia il 24 febbraio all’Alcatraz di Milano, che la prossima estate, con una data il 10 luglio al Bologna Sonic Park.

Nel frattempo, per non farsi mancare nulla, i Greta saranno impegnati in un tour molto intenso: a partire dal prossimo 22 gennaio suoneranno in Giappone e poi in Australia. Il 22 febbraio arrivano invece in Europa, con concerti in Spagna, Italia, Germania, Olanda, Francia, Regno Unito, Irlanda e Danimarca. A fine marzo invece la band partirà in tour per il Sud America: suonerà in Cile, Argentina, Brasile e poi suonerà in Messico e tornerà negli Stati Uniti per proseguire il lunghissimo tour e tornare in Europa in estate.

In attesa di dare giudizi definitivi sul loro operato e sulla loro musica, diamo a questi ragazzi il tempo per crescere. La band ha un ottimo feeling, e ricordiamoci che sono soltanto dei giovani di poco più di 20 anni.