Dal 4 aprile è online il nuovo portale di Cinecittà e, con l’occasione, si parla di un rilancio definitivo del complesso cinematografico. Verranno costruiti due nuovi teatri di posa, uno studio di produzione, un laboratorio di elaborazione e restauro cinematografico, uno studio di green screen e motion-capture per la realtà virtuale e i videogiochi ed una piscina per le riprese subacquee. Il piano si inserisce in un più ampio sforzo del Governo italiano per attrarre un maggior numero di produzioni cinematografiche e televisive europee e internazionali.

Cinecittà è rimasta nelle mani dello Stato per 60 anni. Quando la struttura era sull'orlo del fallimento nel 1997, il Governo ha venduto la maggior parte della proprietà a investitori privati. Il processo di privatizzazione si è ultimato nel 2008 sotto il governo Berlusconi con la partecipazione di importanti figure imprenditoriali tra cui Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato di Tod's e Aurelio De Laurentiis. Nel 2017, dopo 20 anni di partecipazione privata, l'Istituto Luce, l'Ente cinematografico di Stato responsabile dell'Archivio, si è accordato per rilevare le quote degli investitori privati.

Uno dei più grandi complessi cinematografici d'Europa è tornato nelle mani del Governo italiano, con 74 milioni di dollari da spendere per un grande progetto di rilancio.

Con l'incentivo di un'agevolazione fiscale del 30% per le riprese di film stranieri, il piano è quello di riportare le grandi produzioni cinematografiche estere sul sito. La Rai e Netflix Inc. hanno già produzioni in corso.

Cinecittà, una grande storia

La struttura comprende ambientazioni che hanno fatto da sfondo a Il Paziente Inglese di Anthony Minghella, Gangs of New York di Martin Scorsese e parti de Il Padrino Parte III di Francis Ford Coppola.

Recentemente una riproduzione della piazza centrale della Roma imperiale è stata utilizzata in progetti come la mini-serie HBO di Rome. Gran parte della miniserie di Paolo Sorrentino The Young Pope è stato girato a Cinecittà utilizzando riproduzioni del Vaticano e una replica su scala reale della Cappella Sistina.

La storia stessa di Cinecittà potrebbe essere la base per una produzione epica.

Fu fondata nel 1937 da Mussolini nell'ambito del progetto di propaganda del regime fascista attraverso il Cinema. Il suo archivio contiene migliaia di cinegiornali precedenti al secondo conflitto mondiale. Fu bombardata dagli alleati e dopo la guerra gli studi vennero ricostruiti. Cinecittà è stata la location per le riprese e la post-produzione di alcuni dei film più rappresentativi degli anni Cinquanta e Sessanta come Vacanze romane, Ben-Hur, Cleopatra, Romeo e Giulietta di Zeffirelli e molti altri. Fellini ha girato alcuni dei suoi film più noti a Cinecittà, nel famoso Studio 5, tra cui La Dolce Vita e 8 e mezzo.