Archiviate le polemiche post Juventus-Milan che lasciano strascichi nei giorni che precedono l’appuntamento dell’andata dei quarti di finale di Champions League ad Amsterdam con i Lancieri e forte del pareggio casalingo del Napoli contro il Genoa, la Juventus guarda con moderato ottimismo al finale della stagione. In effetti Allegri ha a disposizione il match point scudetto già al prossimo turno di campionato con un pareggio a Ferrara e può concentrarsi con serena determinazione sulla partita di mercoledì. La squadra ha recuperato Cristiano Ronaldo dall’infortunio al flessore della coscia destra, rimediato il 25 marzo con la maglia del Portogallo, ma Allegri e lo staff restano prudenti sull’impiego effettivo di CR7, almeno dal primo minuto.

Più probabile per lui la panchina, anche se la sola presenza potrebbe avere risvolti psicologici molto positivi sugli altri giocatori della Juventus e rappresentare un timore aggiunto sulla giovane formazione di Ten Hag. In effetti l’Ajax, forte dell’impresa di Madrid, appare sicuramente come un avversario da non sottovalutare, ma non si può negare l’inesperienza della rosa in larga parte e il fatto che il Real Madrid viva una stagione con non pochi problemi tecnici e di natura ambientale.

Il gioco offensivo basato su un pressing elevato con l’impiego di Tadic come falso nueve e la forza di Schone e De Jong (comunque in dubbio) in mezzo al campo sono punti di forza così come il giovanissimo De Ligt.

In campionato l’Ajax è primo, a pari punti col PSV a 5 giornate dalla fine della Eredivisie, e ha vinto per 4-1 in casa del WillemII nell’ultimo turno.

Juventus con gli uomini migliori

La Juve dal canto suo anche se non dovesse disporre di un Ronaldo titolare può sicuramente mettere in campo una formazione ad alto tasso di letalità.

Kean è in grande spolvero così come Bernardeschi, meno in condizione Dybala, ma pur sempre in grado di procurare il rigore contro il Milan sabato in campionato. In difesa si potrebbe ipotizzare la linea a 3 che ha dato ottima prova di sè nel ritorno con l’Atletico Madrid in cui la tripletta di Ronaldo è stata costruita su un equilibrio complessivo di grande spessore.

L’Ajax è inoltre sollecitato dalle sirene di mercato che osservano con attenzione i talenti in crescita e questo può rappresentare un ulteriore elemento di pressione per la squadra che comunque necessita di giocare 5 finali in campionato se vuole portare a casa il successo in Eredivisie. Per la Juventus la vittoria ad Amsterdam, anche se di stretta misura, potrebbe rappresentare il viatico per affrontare con sufficiente fiducia il ritorno a Torino, il tutto condito dalla serenità di aver già cucito sul petto l’ottavo scudetto di fila.