Quentin Tarantino racconta il Cinema grazie... al cinema. I principali protagonisti della sua ultima fatica, in concorso alla Palma d'oro, sono Leonardo Di Caprio che dà il volto ad un attore al quale non affidano più copioni da protagonista, con la sua inseparabile controfigura nel cui ruolo troviamo Brad Pitt, già protagonista con Tarantino nell'acclamato "Bastardi senza gloria".

Nella serata di martedì a Cannes, Margot Robbie assieme ai suoi compagni di viaggio, hanno salutato i fan e gli addetti i lavori che aspettavano i loro beniamini davanti alla sala del Grand Theatre Lumiere, mentre qualcuno ha anche atteso in fila per poter vedere 'C'era una volta a...

Hollywood'.

Hollywood: luci ed ombre

La direttiva di Tarantino è quella di non leggere sui social gli spoiler del film: i giornalisti, critici e spettatori che lo hanno visto alla prima e chi lo vedrà successivamente, sono stati caldamente consigliati di non scrivere o commentare nulla, dato che in Europa arriverà nei cinema solo a settembre. Negli USA si pensava di farlo uscire il 9 agosto, in occasione del 50° anno dall'omicidio di Sharon Tate, ma alla fine gli americani lo vedranno il prossimo luglio.

Relativamente alla trama, possiamo dire che nel bel mezzo dello splendore Hollywood anche Sharon Tate, interpretata dalla bellissima Margot, cerca di farsi strada come attrice e si trasferisce insieme al marito Roman Polanski a Cielo Drive, dove trova come vicini di casa i due protagonisti.

Le loro vite s'intrecciano con quella di Charles Manson, il capo della 'Family'; l'attrice di "Per favore, non mordermi sul collo", diretta dal marito Polanski, fu però uccisa nella notte del 9 agosto (incinta di otto mesi). Questi non sono spoiler, ma è storia, purtroppo.

La lunga storia di Charles Manson che aveva sotto al suo controllo molti giovani soggiogati dal suo credo nel pieno del periodo hippye, arriva alla ribalta della cronaca nera nell'agosto del '69.

L'omaggio al cinema italiano e l'autocelebrazione di Tarantino

Nel film, inoltre, ci sono anche tanti richiami al cinema italiano. Ad iniziare dal titolo che ricorda ben due capolavori di Sergio Leone (C'era una volta il west e C'era una volta in America, ndr). Non è una novità che Tarantino sia un innamorato dichiarato nei cofronti degli 'spaghetti western' ed il suo 'Django Unchained' ne è la prova, film che aveva tra i suoi protagonisti anche un sontuoso Leonardo Di Caprio.

In questo film, il regista immagina che Rick Dalton-Di Caprio vada a lavorare in Italia con Sergio Corbucci (uno dei registi preferiti da Tarantino, ndr) ed in merito fa comparire le locandine che si ispirano chiaramente ai lavori italiani di quel periodo, siamo nella seconda metà degli anni '60. A pubblico presente in sala il film è piaciuto, lo testimoniano gli oltre sei minuti di applausi. Qualche critico però non ha gradito l'autocelebrazione di Tarantino, visto che sono presenti fin troppi nitidi riferimenti a suoi precedenti lavori. Riteniamo però che questo film sia in grado di sbancare ai botteghini.