Il suo discorso è durato circa quaranta minuti ed ha trattato la tematica dell'amore, in senso lato, in tutte le sue forme e accezioni, così come aveva anticipato in conferenza stampa dal direttore artistico della settantesima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo Amadeus. Il noto attore e comico toscano è salito sul palco del teatro Ariston alle ore 22:45 e ha iniziato il suo monologo sull'amore.

Il ritorno dell’attore sul palco dell’Ariston

Quello di Roberto Benigni all'Ariston di San Remo è un gradito ritorno. Il premio Oscar, infatti, era già salito sul palco del teatro più famoso d'Italia come ospite speciale in occasione di tre precedenti edizioni.

Nell'anno 2002, propose al pubblico in sala e in mondovisione una sua personalissima versione del Giudizio Universale, rivisto in chiave umoristico-politica, tirando in ballo Piero Fassino, Silvio Berlusconi e lo stesso Pippo Baudo, conduttore e presentatore di quell'edizione.

Nell'edizione del 2009, condotta da Paolo Bonolis, Benigni propose nuovamente un monologo politico.

Mentre nell'edizione del 2011 intrattenne oltre quindici milioni di spettatori con un monologo sui 150 anni dell'Unità d'Italia e sull’inno nazionale di Mameli che fece schizzare in maniera esponenziale lo share di Rai 1.

Benigni: 'L'amore è l'infinito a portata di ciascuno di noi'

Dopo un omaggio a due grandi protagonisti del cinema italiano, ossia Federico Fellini e Alberto Sordi, nell'anno del centenario della loro nascita, e dopo la 'frecciatina' a Matteo Salvini ('Ora però il sistema di voto è cambiato, si può anche citofonare e dire: qui c'è gente che canta?'), Benigni annuncia di voler cantare 'la canzone più bella del mondo', ovvero 'Il Cantico dei Cantici'.

Spiazzando tutti, il comico fiorentino porta all'Ariston l'esegesi del celebre testo biblico. 'Una canzone d'amore che parla di un amore fisico tra due ragazzi che cantano ciascuno l'amore per l'altro. Non esiste una canzone più ardente', esordisce Benigni, per poi spiegare che si tratta della 'vetta della poesia di ogni tempo, talmente bella che è diventata sacra ed è stata inserita nella Bibbia'.

La versione esegetica di Benigni de 'Il Cantico dei cantici' è un vero e proprio elogio all'amore in tutte le sue forme, anche l'amore fisico e materiale: 'L'amore è l'infinito messo alla portata di ciascuno di noi', dice il premio Oscar. Non mancano i momenti di comicità e ilarità: 'Facciamo poco l'amore. Sarei per farne di più.

Anche stasera all'Ariston, magari diretti dal maestro Vessicchio e come va va, sarebbe una bellissima serata', conclude Benigni, il quale negli scorsi giorni era stato al centro di alcune polemiche per il compenso percepito per questo monologo all'Ariston.