Ulay non c'è più, il grande artista e fotografo è morto nella sua casa di Lubiana all'età di 76 anni. Ormai da diversi anni lottava contro il cancro ed aveva avuto la forza di raccontare la sua malattia nel documentario Project Cancer (2013) diretto da Damjan Kozole.
Esploratore di Identità e Corpo
Nato a Solingen, in Germania, nel 1943, rinuncia alla nazionalità tedesca e al suo nome (Frank Uwe Laysiepen) contestando la vergogna del nazismo e la conseguente divisione dello Stato dopo la guerra. Inizia la sua carriera artistica esplorando identità e corpo attraverso la fotografia, poi evoluta in performance art, prestazione artistica che spesso porta ad integrare il pubblico nell'azione stessa.
Ulay sperimenta tutto questo già nel 1976 con la live performance in Fototot e in There is a criminal touch in Art. Proprio durante una di queste esibizioni incontra l'artista serba Marina Abramovic.
Relation Work: l'amore travagliato con Marina
L'incontro con Marina segna l'inizio di una lunga e travagliata storia d'amore raccontata nella loro collaborazione Relation Works (1976-1988), una serie di live performance che porta all'estremo i limiti del corpo e della mente. Tra queste la più celebre è Imponderabilia, presentata alla Galleria d'Arte Moderna nel 1977, dove, per entrare nel museo, i visitatori devono attraversare il passaggio di pochi centrimenti lasciato tra i corpi nudi dei due artisti in piedi uno di fronte all'altro.
L'ultima performance è invece The Great Wall Walk (1988) che consiste nel percorso della Muraglia Cinese, partendo dai due opposti per poi incontrarsi al centro (una performance di 90 giorni). Dopo essersi ritrovati, Ulay chiede inaspettatamente "Che cosa devo fare adesso?" e Marina rispose "Non lo so, ma io me ne vado", frase che pone fine alla loro relazione d'amore e collaborazione artistica.
La sorpresa al MoMA di New York
I due si ritrovano dopo circa un ventennio al The Museum of Modern Art (MoMA) di New York, in occasione di The Artist is Present (2010) dove la ormai celebre artista Marina Abramovic sta ad un tavolo dando la possibilità ai visitatori di sedersi di fronte a lei confrontandosi con i suoi occhi.
Tra questi, a sorpresa, compare anche Ulay suscitando le emozioni dei fanatici d'Arte Moderna e anche della stessa artista.
L'amore in tribunale: Ulay chiede il risarcimento
Nel 2016 l'amore tra i due artisti è ormai lontano. Ulay vince la causa contro la Abramovic, accusata di aver violato il contratto firmato nel 1999 riguardo l'utilizzo dei lavori effettuati insieme tra il 1976 e il 1988, costretta a risarcire l'ex compagno con 250 mila euro.
Oggi, come tutto il mondo dell'Arte Contemporanea, anche Marina, nonostante le recenti divergenze, piange Ulay: "Con grande dispiacere oggi ricevo la notizia della morte del mio amico ed ex partner Ulay. È stato un artista ed un essere umano eccezionale, che mancherà profondamente. In questo giorno, è di conforto sapere che la sua arte e il suo lascito vivranno per sempre"