Viola Valentino torna con un nuovo disco intitolato “E sarà per sempre”. L'album, prodotto da Luca Venturi, racchiude tre brani inediti, 2 cover e alcune “perle dimenticate” del repertorio della cantante canzese. Le canzoni sono state scritte da diversi autori, tra i quali Cristiano Minellono, Andrea Gallo e Giovanni Germanelli. Il disco è stato anticipato dal singolo Questo pensiero d'amore, cantato insieme a Francesco Serra.

A tale riguardo abbiamo fatto una chiacchierata telefonica proprio con Viola Valentino, che ci ha raccontato la nascita di questo progetto e svelato a chi è dedicato.

L'omaggio a un amico scomparso

Ciao Viola, la nostra domanda di rito: dove ti trovi e cosa vedi intorno a te?

"Mi trovo a casa, purtroppo. Sono giù di morale per quello che sta accadendo. A me sta crollando il mondo addosso, sono distrutta, ma cerco di farmi forza con la musica e artisticamente di dare il massimo per fare compagnia a chi mi segue".

Cosa rappresenta per te, dopo tanti anni di carriera, tornare con nuova musica?

"Le canzoni inedite le tenevo nel cassetto e aspettavo un lavoro significativo per poterle pubblicare, perché me le sentivo molto vicine. Questo è un disco che parla d'amore, non è studiato a tavolino. Molte canzoni parlano di un momento di sofferenza, che sia sentimentale o sociale o in generale".

Come dicevamo, “E sarà per sempre” esce in un periodo molto particolare per il mondo intero.

"La cosa non è voluta. Quando abbiamo iniziato a programmare tutto, il coronavirus non era ancora accaduto. Non c'erano morti o gente che soffre. Avrei voluto rinunciare perché mi sembrava di essere una che vuole approfittare del momento, lucrarne, ma ci sono state delle situazioni contrattuali che ne hanno determinato l'uscita.

Magari, con le canzoni, daremo una mano alle persone che si porranno delle domande e in qualche brano, in merito alla vita in generale, riesco a dar loro delle risposte".

Nell'album sono presenti anche due cover. Come mai la scelta è ricaduta su “Che m'importa del mondo” di Rita Pavone e “La mia storia tra le dita” di Gianluca Grignani?

"Sono un 'amica di Rita.

Questo brano l'avevo sentito cantato nella versione originale degli anni Sessanta e mi sono chiesta come sarebbe stato attualizzato e rivoluzionato nell'arrangiamento. E' una versione che tenevo nel cassetto da tempo e che vuole essere un omaggio a Rita. Quest'anno, a Sanremo, è andata in gara ma avrebbero dovuto invitarla come super ospite. La canzone di Grignani la canto da sempre e lui mi piace, al di là di quello che la gente dice di lui".

All'interno del disco sono stati inclusi anche brani del tuo repertorio, ma stupisce l'assenza delle grandi hit come “Comprami” e “Romantici”. Che criterio hai seguito per comporre la tracklist?

"Questo album non vuole rivisitare quello che è stato, ma quello che è stato pubblicizzato troppo poco.

Ci sono canzoni che avrebbero meritato molta più visibilità e che oggi tornano ad avere nuova luce".

Questo nuovo lavoro discografico è dedicato a qualcuno in particolare?

"Sì, a Luigi Matta. Non era un discografico né un produttore. Era un amante della musica. Con lui avevamo iniziato un bel percorso artistico insieme. Questo disco ne ripercorre molti passaggi: avrei potuto fare un album triplo per far conoscere l'excursus discografico tra me e lui, ma ho potuto mettere solo venti brani. Sono ricordi belli e intensi, di grande valore. Purtroppo si è ammalato e oggi non è più con noi. Questo disco è un omaggio, una dedica per Luigi".

Mina, una grande maestra

Qualche giorno fa, sulle tue pagine social, hai fatto gli auguri di buon compleanno a Mina.

Il suo repertorio e la sua vocalità possono ancora insegnarci qualcosa?

"Ci può insegnare tanto. Lei è la più grande artista che abbiamo in Italia, è la nostra Barbra Streisand. Il suo nome parla da solo, non devo spiegare nulla. Può piacere o non piacere, ma è una grande maestra".

Recentemente hai scritto che vuoi chiudere con il passato. Che cosa, in particolare, vuoi dimenticare della tua vita personale o della tua carriera artistica?

"Della vita personale un sacco di cose, mentre di quella artistica non rinnego nulla. Ringrazio Dio di avermi aiutata a farmi amare delle persone".

Il ritorno sul palco

Finito tutto questo, è previsto un ritorno sul palco?

"Per ora no. Con questa situazione non possiamo condividere la nostra musica con chi ci vuole bene, non possiamo fare i concerti.

L'unico strumento di comunicazione sono computer e cellulari, per cantare online. Ho amici e colleghi che lo fanno. Ogni tanto lo faccio anch'io, ma sono un po' restia perché sono timida e non mi piace espormi. Non sono mai stata un'egocentrica! Ma provo ugualmente a farlo per fare compagnia a chi ne ha bisogno: vivere tra quattro mura, oggi, non è semplice".

Il disco è uscito solo in versione digitale. Quando i negozi riapriranno, lo troveremo anche in edizione fisica?

"Finito tutto questo mi piacerebbe fare qualcosa di particolare, magari un vinile. Sembra che uno pubblichi per lucrare, ma non è vero. I guadagni dei dischi venduti non sono sufficienti nemmeno per pagare la bolletta del telefono.

Non c'è una ragione lucrosa, ma solo una ragione sociale, per dare un incentivo morale, per regalare un sentimento. Per dire ai miei fan: vi voglio bene”.

Qual è l'artista che ascolti di più ultimamente?

"Non c'è un artista in particolare".

Qual è la tua canzone del cuore in assoluto?

"A seconda dei momenti che viviamo, vivo delle emozioni. In questo momento è “Yesterday” dei Beatles".