Si intitola "Un amore senza fine" il nuovo singolo di Giovanna D'Angi estratto dal suo ultimo album "Senza Paracadute". Il disco, prodotto da RVM Produzioni, è stato pubblicato nel 2019 dalla Società editoriale Senza Dubbi (co-editore di Benji e Fede) ed ottiene sempre più riscontri da pubblico e critica.
Questo nuovo singolo si avvale anche della collaborazione di Mauro Lusini, autore di una hit come "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" che ebbe un clamoroso successo sia in Italia, grazie all'intramontabile Gianni Morandi, che all'estero, in quanto venne interpretata da diversi artisti, tra cui la cantautrice statunitense Joan Baez.
È proprio Mauro Lusini, insieme a sua figlia Allegra, a comporre la musica di "Un amore senza fine", titolo scelto dall'autore del testo, Raffaele Andrea Viscuso. Quest'ultimo ci ha rilasciato un'intervista in esclusiva per Blasting News.
Intervista a Raffaele Andrea Viscuso
Raffaele, com'è nata questa collaborazione con Mauro Lusini?
Mauro ha ascoltato alcuni miei lavori e gli è piaciuto il mio modo di scrivere, così mi ha proposto di collaborare in quanto aveva diverse canzoni provinate in finto inglese. Io inizialmente stentavo a crederci... è stato bellissimo ricevere i complimenti di un compositore che ha scritto una canzone così importante per la musica italiana. Il suo invito a collaborare insieme, inoltre, mi ha riempito d'orgoglio.
Ero entusiasta anche se avevo una leggera "ansia da prestazione".
È complicato scrivere un brano in italiano partendo da una musica in "fake english?"
A mio avviso sì! Sono un songwriter che nel tempo ha imparato a scrivere in tanti modi. Partendo dalla musica e scrivendoci su il testo o al contrario musicando delle frasi. Mi è capitato anche di creare brani "ex novo" partendo da basi che mi hanno fornito degli arrangiatori, ma trasformare un testo in finto inglese in italiano, tra le diverse opzioni, per me è quella che richiede più tempo ed è anche più rischiosa.
La lingua inglese per sua struttura e fonetica è molto più musicale ed è piena di tantissimi bisillabi che scarseggiano nella lingua italiana.
È stata la prima volta che hai fatto questo tipo di lavoro?
No, lo avevo già fatto in precedenza diverse volte, addirittura nel 2015 uscì un album celebrativo dei 50 anni di carriera di Bobby Solo che conteneva alcune delle sue hit insieme a degli inediti.
Questi inediti musicalmente sono stati scritti dallo stesso Bobby Solo, che li cantava in finto inglese. Alcuni testi sono stati realizzati da Mogol, uno, invece, da me insieme ad un altro autore. Anche quella è stata una bellissima emozione: non capita spesso di trovare tra i credits di un disco il tuo nome accanto a quello di un grande Maestro come Mogol.
Con Mauro Lusini avete scritto solo "Un amore senza fine" o anche altre canzoni?
Mauro, se non ricordo male, mi ha mandato circa una quindicina di brani ed io ho lavorato su quelli che ho reputato più interessanti. Nel corso dei mesi ne ho completati quattro e siamo rimasti entrambi molto soddisfatti del risultato finale.
Come mai la scelta di "Un amore senza fine" è caduta su Giovanna D'Angi?
Contestualmente alla collaborazione autorale con Mauro, stavo anche scrivendo e producendo artisticamente "Senza paracadute", il nuovo album di Giovanna. Volevo realizzare un disco in cui vi fossero molti contributi da parte di altri autori/compositori e così è stato. Tra le tracce di "Senza paracadute" ci sono dei brani scritti da me insieme agli autori di "Eva" di Mina & Celentano e "Il Dio delle piccole cose" di Gazzè, Fabi e Silvestri. Ho fatto ascoltare a Mauro il provino di "Un amore senza fine" cantato da Giovanna D'Angi e dopo aver detto "Che canna che c'ha 'sta ragazza!" con il suo fantastico accento toscano, mi ha dato la piena disponibilità. Anche lui ha creduto in questo progetto e lo ringrazio per questo.
"Un amore senza fine" è un testo autobiografico?
Non è autobiografico, ma sicuramente in diverse frasi trapela la mia visione dell'amore. Se hai amato veramente qualcuno, anche se poi ci si lascia, per qualsiasi ragione, quel qualcuno resta legato a noi in qualche modo, inspiegabilmente magari, ma comunque una parte continua a viverci dentro. Del resto, anche l'amore tra genitori e figli è così, uno dei legami più forti e belli che possano esistere. Se ci si dimentica totalmente di quella persona magari non era amore ma qualcos'altro. Forse un calesse, come diceva il grande Massimo Troisi. Del resto, è indubbio che una relazione implichi diverse difficoltà; a volte tra uomo e donna, nel rapporto l'uno con l'altra, queste difficoltà vengono spesso trascinate "come un calesse" appunto.
Magari ci trasciniamo in un rapporto che ci fa soffrire, invece di dedicare tempo per capire cosa non funziona. La frase "Guardiamo il mondo da un'altra finestra e troveremo nuove prospettive, per rendere in discesa una salita, a volte, basta stare ad ascoltare" sta a significare proprio questo. Così come "Sono venuta solo a fare pace, non voglio scuse e non ne voglio fare ed anche se poi forse non lo accetti, non sempre c'è qualcuno da incolpare" cerca di spostare l'attenzione sull'accettazione e sulla capacità di sorvolare sulle banalità alle quali spesso ci si attacca, evitare le polemiche e trovare eventuali soluzioni. Infine, un concetto al quale tengo molto, l'ho inserito nel ritornello "Voglio solo stare bene, vederti ridere e scherzare, passare il tempo insieme, come viene...".
Quando ci si ama si gioisce anche delle piccole cose, l'importante è farle insieme, trovando sempre il tempo da dedicarsi l'un l'altro e cercando di far stare bene il nostro partner.
Dopo questa collaborazione hai altri progetti in cantiere con Lusini?
Collaborare con Mauro è stata una bellissima esperienza e poi abbiamo instaurato anche un ottimo rapporto umano oltre che professionale. Come detto prima, abbiamo già realizzato quattro canzoni insieme. La prima l'abbiamo fatta interpretare a Giovanna D'Angi, in virtù di questo progetto in partenza, per le altre vedremo. Ogni canzone deve trovare il giusto interprete e viceversa... funziona un po' come in amore!