Il duo campano DevilsofMusic torna in radio con il nuovo singolo “The show”. Il progetto, nato dalle mani dei due dj e producer Francesco Santinicola e Fabio Calabrese, descrive le emozioni che si provano ogni volta che ci si esibisce e ci si approccia al mondo della musica e a ciò che gira attorno. La canzone si impone con le sue sonorità indie pop ed electronic dance che caratterizzano lo stile del duo elettro-pop. Di questo e molto altro Francesco Santinicola ha parlato con Blasting News.

Il nuovo singolo

"The show”, il brano che avete pubblicato recentemente, è un omaggio alle performance dal vivo, alle sensazioni che si provano nello stare davanti a un pubblico.

Come state vivendo questo periodo in cui le emozioni delle serate sono state messe in pausa forzata?

"C'è molto rammarico per l'impossibilità di lavorare e avere il contatto con il pubblico. Questo brano è nato proprio nel lockdown. Il 20 gennaio abbiamo finito il nostro album “The sad clown”. Siamo riusciti a pubblicarlo e iniziare a promuoverlo, poi si è bloccato tutto. In quei mesi di lockdown ci siamo messi a lavorare a musica nuova, cambiando le carte in gioco e creando qualcosa di più immediato. Abbiamo lavorato a distanza: io a Pompei e Fabio a Milano. Non è stato semplice".

Cosa ne pensi di “Bauli in piazza”, la manifestazione che si è svolta sabato a Milano per porre l'attenzione sulla grave crisi che ha investito il mondo della cultura e dello spettacolo?

"È stata un'ottima iniziativa. Qui in Campania ci sono regole molto severe ma se si facesse anche a Napoli, sarei il primo a scendere in piazza. Dovrebbero essercene molte di più, sia per gli artisti che per tante altre categorie. In molti stanno perdendo il lavoro o l'hanno già perso. Io e Fabio, fortunatamente, svolgiamo anche un'altra professione.

Non si vuole sottovalutare l'entità del virus, ma molte persone stanno morendo di fame".

A livello di sound, quali sono le caratteristiche di “The show”?

"Il brano ha dei precisi richiami agli anni Ottanta. In questo periodo è in atto una celebrazione di quel decennio. I nuovi lavori di The Weekend, David Guetta e Tommaso Paradiso lo testimoniano.

Il pezzo è stato studiato apposta. Se non sei un deejay di fama mondiale, devi cercare di adeguarti ai suoni che vanno per la maggiore. Con “The show” abbiamo centrato lo stile del periodo".

Visto che parliamo di emozioni, qual è stata l'emozione più grande in questi anni di avventura del vostro duo?

"Collaborare con artisti importanti, americani e italiani. Le esperienze in studio, quando viene costruita una canzone, sono sempre molto emozionanti. Per quanto riguarda i dj set, suonare in molti locali della scena europea: sono state belle soddisfazioni".

L'associazione culturale

“La Tana del Lupo” è il nome dell'Associazione Culturale e Musicale che avete fondato nel 2013. Che ruolo svolgono iniziative come la vostra nella società attuale?

"Vogliono raccontare la musica, non solo a livello di serate ma anche come scambio di idee. Una sorta di “tavola rotonda” dove trovano spazio tutte le forme d'arte, come quadri e fotografie. Ne fanno parte amici che si occupano di varie cose: promoter, musicisti di musica classica, jazz e altro. Abbiamo voluto creare un luogo dove unire i vari generi musicali, proporre la musica e farla diventare cultura, soprattutto nel nostro ambito provinciale".

Voi avete suonato nei principali club campani e non solo. Dopo tanti anni di esperienza, che rapporto avete con il mondo della notte? Vi entusiasma come agli esordi?

"Il rapporto è sempre buono: in questo mondo ci siamo cresciuti e siamo degli appassionati.

Il problema è quando le persone vanno nei club per motivi diversi dalla musica. Motivi che non vanno bene. Inoltre, rispetto ad alcuni Paesi europei, in Italia l'idea di festa a 360 gradi non è concepita. Guarda solo cosa combinano in Belgio con Tomorrowland. In Italia quell'energia positiva c'è, ma non ovunque. Le scene cambiano da regione a regione".

I consigli musicali

Qual è l'artista che ascolti più spesso in questo periodo?

"Quando stiamo per lavorare a un pezzo nuovo, prendiamo riferimento da qualche big del passato o del presente. Mi è piaciuto molto l'ultimo album di The Weekend".

Qual è la tua canzone del cuore?

"Bohemian Rapsody" dei Queen. Mi sono sempre piaciuti. Quando abbiamo cominciato a produrre a livelli internazionali, ci siamo basati molto sul loro modo di comporre".