“Bunker - Storia d’amore e crimine” è il nuovo romanzo scritto da Marco Caneva, autore originario di Monza che ha vissuto per molti anni in Madio Oriente. Si tratta di un libro di narrativa contemporanea, edito dalla casa editrice Caosfera, uscito lo scorso 18 novembre.
Il manoscritto contiene una dedica: "Dedicato a tutte le persone che si battono per un mondo migliore e scelgono ogni giorno di fare la cosa giusta". In questo romanzo si parla infatti di quelle persone che hanno il coraggio di ribellarsi alla mafia, anche a costo della loro vita.
Sono gli uomini e le donne delle forze dell’ordine ma soprattutto i cittadini normali, che si sacrificano per il bene della collettività.
La brutale esistenza dei malavitosi
Nell’opera si entra nella brutale esistenza dei malavitosi e anche di chi li appoggia, spesso non volendo, come le mogli o i figli dei boss, costretti a vivere nell’omertà.
Il tutto si svolge a San Luca, sull'Aspromonte, in Calabria: Giovanni Sala, il vice questore aggiunto della D.I.A. (Direzione Investigativa Antimafia) è in missione con la sua squadra chiamata “I Falchi”, per catturare un boss della malavita latitante, Michele Forgione detto ‘o leone. È l’operazione più grossa a cui abbia mai partecipato ed è quindi nervoso ma anche fiero.
L'uomo si è trasferito da poco in Calabria e ha molto da imparare, ma sa di poter aiutare nella lotta alla ’ndrangheta. L’operazione va a buon fine e il boss viene catturato: è solo l’inizio di una serie di indagini che devono portare a tagliare tutti i tentacoli della cosca e Giovanni si mette subito in azione per indentificare i prossimi sulla lista.
La riscossione del pizzo
Nel mentre, il lettore segue anche la vicenda e il punto di vista di una donna, Laura Aloise, la moglie del boss Forgione. Da quando il marito è in carcere, ella si deve occupare della riscossione del pizzo: "Quella specie di tassa che il clan chiede ai negozianti della zona, quei soldi che mi mandano a rubare, perché è questa la parola giusta, a gente onesta che fatica da mattina a sera.
Come la ricambiamo noi? Semplicemente evitando di entrare nel negozio e spaccare tutto, malmenare i gestori e prima di uscire magari appiccare un bel fuoco. Li proteggiamo praticamente da noi stessi".
L’autore permette al lettore di entrare nelle difficili esistenze di Giovanni e di Laura, e di osservare l’evoluzione del loro rapporto: lui, uomo di giustizia, ha arrestato suo marito e lei è sempre stata immersa nella malavita, anche se vi è stata introdotta con la forza, ma in qualche modo riescono ad avvicinarsi, arrivando anche a innamorarsi.