Carlo Cracco è uno degli chef più iconici e influenti del panorama italiano. Partito da una piccola realtà di provincia, ha scalato il mondo della ristorazione fino a diventare un volto riconosciuto in televisione, grazie a MasterChef. Tuttavia il successo mediatico non lo ha mai allontanato dalla sua vera passione: la cucina. Nel corso di una lunga intervista nelle scorse ore al BSMT di Gianluca Gazzoli, Cracco ha raccontato il suo percorso, tra gavetta, sacrifici e momenti di gloria, svelando il suo rapporto con Gualtiero Marchesi, il difficile equilibrio tra carriera e famiglia e il ritorno alle origini con progetti come Dinner Club.

Un racconto autentico che mostra un uomo determinato, capace di reinventarsi senza mai perdere di vista la sua identità.

Le parole di Cracco

"Io faccio quello che mi piace e cerco di farlo al meglio", ha dichiarato Cracco, sottolineando l'importanza della passione nel suo lavoro. Il suo viaggio nella ristorazione inizia in provincia di Vicenza, tra sacrifici e tanta gavetta: "Quando ho scelto la scuola alberghiera non avevo idea di cosa volesse dire stare in cucina, ma ho sempre avuto fame di imparare". Le prime esperienze lo portano a lavorare nei ristoranti locali, dove affina la sua tecnica e comprende l'importanza del rigore e della disciplina.

Masterchef non è stato solo una vetrina per il suo talento, ma anche un'opportunità per ispirare una nuova generazione di chef.

"Oggi vedo tanti ragazzi che vogliono fare questo mestiere e mi fa piacere sapere che in parte ho contribuito a renderlo popolare". Tuttavia, Cracco ammette che la televisione ha anche un lato negativo: "Ti assorbe tantissimo, ti allontana dalla cucina, e io volevo tornare alle mie origini".

"Cucinare non significa solo creare piatti elaborati, ma anche valorizzare la cultura di un territorio", afferma.

Nei suoi viaggi, ha incontrato artigiani e contadini, imparando che gli ingredienti migliori provengono sempre dalla terra e dal lavoro delle persone.

La famiglia e il futuro di Carlo Cracco

Il rapporto con i figli per lui è prioritario: "Cerco di trasmettere loro la passione per il cibo e il rispetto per il lavoro. Li porto con me nei viaggi, voglio che capiscano cosa significa costruire qualcosa con impegno".

I suoi figli, però, non sembrano intenzionati a seguire le sue orme: "Vedremo cosa decideranno di fare, l'importante è che trovino la loro strada".

Per il futuro, Cracco ha in mente diversi progetti: "Sto lavorando a nuove collaborazioni, mi piacerebbe approfondire il tema della sostenibilità e della cucina consapevole". Tra ristorazione, televisione e famiglia, la sua vita resta piena di sfide, ma una cosa è certa: "Il mio posto sarà sempre in cucina".