Vi sarà senz'altro capitato di aiutare qualcuno: facendogli favori (piccoli o grandi), prestandogli dei soldi in un momento di difficoltà o semplicemente ascoltando con devozione e pazienza i suoi problemi senza giudizio. Queste azioni dovrebbero essere alla base di una vera amicizia e, più in generale, di buoni rapporti umani, e dovrebbero essere per lo più reciproche. Ma nella realtà non è così.
Al contrario spesso la persona che ha ricevuto del bene cova un profondo rancore. Questo sentimento, tuttavia, non è quasi mai consapevole ma si cela nel profondo dell'animo dell'uomo.
La psicologia moderna lo fa derivare dall'invidia, un'invidia per lo più materiale che nulla ha a che vedere con il concetto romantico sentimentale che il termine, nella sua gergalità, portava con sé, ovvero il "provare ammirazione verso qualcuno considerato superiore".
L'invidia alla base di tutto
L'invidia dell'uomo moderno è quasi sempre legata ad aspetti materiali ed acquistabili con il denaro. Anche la bellezza e il talento, oggigiorno, sono ritenuti dai più una merce acquistabile, quindi priva di merito e spesso causa di invidia.
Ma torniamo al nostro rancoroso. Nonostante in cuor suo sappia perfettamente di aver ricevuto del bene non riesce a sostenere il peso del debito di riconoscenza verso il benefattore e lo trasforma automaticamente in una persona da allontanare, dimenticare e a volte anche diffamare, da cui la sindrome rancorosa del beneficato.
Per capire meglio quanti e quali rancorosi abbiamo aiutato, facciamo una piccola lista in base alle esperienze quotidiane.
1) Il beneficato vendicativo. Appena gli avrete elargito i vostri favori, si rivolterà a voi come se foste il suo peggior nemico. Non solo vi cancellerà dalla lista delle sue amicizie, ma farà in modo di coinvolgere anche tutti gli amici comuni che avete, per renderli partecipi del fatto (chiaramente raccontato a modo suo) e cercare alleanze per sminuire la vostra opera di bene nei suoi confronti.
Frasi tipiche del vendicativo? "Mica gliel'ho chiesto io", "Se doveva farmelo pesare era meglio non facesse niente".
2) Il beneficato opportunista.Vi starà addosso fino a quando non avrà ottenuto tutto, ma proprio tutto quello che potete dargli. Normalmente nelle prime fasi vi mostrerà anche una certa gratitudine, andando via via a scemare fino a ribaltare la situazione, facendovi addirittura credere di non fare abbastanza.
Normalmente questo tipo di beneficato agisce così verso il proprio partner. La sua ingratitudine starà nel farvi sentire sempre in colpa.
3) Il beneficato furbo. Si fa fare favori (anche grossi) con estrema leggerezza. Se, per esempio, vi chiede di prestargli 5000 euro, ve lo domanderà con estrema nonchalance: "...e cosa vuoi che siano 5000 euro". Il beneficato furbo normalmente è un gran manipolatore. Il sua ingratitudine si esprimerà nello sminuirvi. Alla fine crederete davvero che i 5000 euro fossero pochi e che siete voi i fortunati per averlo potuto anche solo conoscere.
4) Il beneficato innamorato. Qui si entra in una sfera un po' più delicata. Il beneficato innamorato è un elemosinatore, di sentimenti però.
Ha bisogno della vostra approvazione e delle vostre attenzioni 24h su 24, senza sosta. Raramente saprà contraccambiare, ma non aspettatevi mai troppo: la sua ingratitudine si manifesta con la frustrazione che vi creerà non potendo mai colmare fino in fondo i suoi vuoti.
Ora che sappiamo cosa spinge le persone a cui abbiamo fatto del bene a "voltarci la faccia" o a trattarci male, non significa che dobbiamo smettere di essere leali o generosi, semplicemente impariamo a non aspettarci niente in cambio e a trovare una motivazione profonda che vada oltre la riconoscenza personale.