L'insonnia rappresenta uno dei disturbi più fastidiosi a cui si possa andare incontro. Difatti è noto a tutti che il nostro organismo ha necessariamente bisogno di riposare, altrimenti si rischia di pagarne le conseguenze durante la giornata, con problemi che oscillano dall'irritabilità alla difficoltà di apprendimento, passando per svogliatezza e deficit di memoria. Sicuramente esistono dei medicinali che aiutano a conciliare il sonno, ma un prolungato ricorso a questi farmaci è tutt'altro che consigliabile, non solo perché potrebbero avere degli effetti collaterali piuttosto dannosi, ma anche perché si rischia una sorta di assuefazione che impedisce di addormentarsi, "costringendo" ad aumentare pericolosamente le dosi.

Per fortuna, in questi ultimi anni, diversi studiosi e ricercatori, anch'essi perseguitati dall'insonnia, hanno portato avanti una serie di studi, stilando una lista di 7 consigli utili - e per niente dannosi - che permettono di addormentarsi facilmente, garantendo un sonno duraturo anche a chi ha grosse difficoltà nel cadere tra le braccia di Morfeo.

Insonnia: ecco i 7 trucchi per dormire

Vediamo, dunque, quali sono i 7 consigli che esperti di diversi settori hanno testato e sperimentato scientificamente, per far sì che si possa debellare una volta per tutte il problema dell'insonnia, e godersi il meritato riposo dopo una dura giornata di lavoro, di studio o di stress tra pensieri e problemi quotidiani.

Giocare con le bolle di sapone

Attenzione alle apparenze. Non si tratta di una presa in giro, ma di una soluzione avanzata dalla dottoressa Rachel Marie E. Salas, docente di Neurologia presso la Johns Hopkins University di Baltimora. Recuperare il gioco che tutti facevamo da bambini prima di distendersi a letto, risulta molto utile perché è un modo per fare degli esercizi di respirazione in maniera ancora più rilassante, e soprattutto divertente.

Grazie alle bolle di sapone, infatti, ci si distrae dalle preoccupazioni quotidiane, si aiutano mente e corpo a distendersi e, di conseguenza, si facilita il sonno.

Contare i respiri

Se proprio non vi va di tornare bambini, allora vi potete dedicare ad una più "matura" forma di meditazione. Per combattere l'insonnia, infatti, ci si può anche mettere seduti - in una posizione comoda - chiudere gli occhi e, liberando la mente da altri pensieri, concentrarsi sui propri respiri, contandoli per un lasso di tempo che va dai 3 ai 15 minuti.

Questo consiglio per addormentarsi facilmente è il risultato di una Ricerca effettuata in Nepal, dove è stato dimostrato che questo tipo di meditazione è utile per rallentare i battiti cardiaci e la pressione sanguigna, agevolando uno stato di serenità e quiete mentale e fisica, fondamentale per addormentarsi.

Leggere e "sognare ad occhi aperti" per distrarsi

Quando si soffre d'insonnia, si deve assolutamente evitare di girarsi e rigirarsi nel letto senza fare nulla. Questa pratica, difatti, rende ancora più nervosi e stressati, due condizioni che contribuiscono ad allontanare una volta per tutte il sonno. La psicologa newyorkese Janet K. Kennedy ha rivelato che, invece, è necessario tenere "distratta" la propria mente, con attività che l'aiutino ad allontanarsi, almeno di notte, dalla routine quotidiana.

Per prima cosa, dunque, si dovrebbe leggere un buon libro che, coinvolgendo con la sua storia e narrazione, tende a facilitare il distacco dai pensieri e problemi giornalieri, favorendo il relax e il sonno. Coloro che non amano leggere possono, in alternativa, "autoipnotizzarsi", stimolando immagini di fantasia: in sintesi, bisogna "sognare ad occhi aperti" immaginando, ad esempio, di giocare a golf, a basket, o di fare qualsiasi cosa che si vorrebbe o si è sempre sognato di fare. Questa pratica, per il dottor W. Christopher Winter, collaboratore di "Men's Health", è decisamente efficace per abbassare gli stati d'ansia e favorire l'avvento del sonno.

Musica o rumori rilassanti

Le persone ossessionate dall'insonnia, possono combatterla con della buona musica.

Quando ci si mette a letto, si deve prendere l'abitudine di ascoltare dei suoni musicali rilassanti e tenui, a volume contenuto. In questo modo, secondo uno studio del dottor James Maas, si favorisce il raggiungimento di uno stato di relax che va a braccetto con un bel sonno profondo. In generale, le ricerche scientifiche finora hanno dimostrato che tutti i suoni lenti e dolci tendono ad abbassare la pressione e la frequenza cardiaca, condizioni necessarie per contrastare l'insonnia e addormentarsi serenamente. Dunque, anche ascoltare il rumore delle onde del mare o una leggera pioggia che cade può essere un rimedio efficace.

Esercizi fisici di sera

Questo è un consiglio rivolto soprattutto agli sportivi.

Se siete abituati a fare dell'attività fisica, vi conviene andare in palestra di sera per sottoporvi ad un duro allenamento. Il professor Orlando Ruiz-Rodriguez, infatti, ha constatato che la stanchezza fisica, dopo circa 90 minuti di esercizi, riesce a diminuire il livello di cortisolo, l'ormone dello stress, agevolando piacevolmente il sonno.

Ignorare gli orologi

Tra i grandi "nemici" di coloro che soffrono d'insonnia, figurano certamente gli orologi. Come mai? Il dottor Nathaniel F. Watson ha spiegato che, dopo essersi messi a letto e aver spento le luci, bisogna assolutamente evitare di controllare l'orario, anche se ci si sveglia all'improvviso o se non si riesce proprio ad addormentarsi.

Infatti, secondo l'esperto in cura dei disturbi del sonno, l'atto di controllare l'ora agevola pensieri poco concilianti come quelli relativi al tempo che manca prima di doversi alzare dal letto, oppure da quanto tempo non si riesce proprio a dormire. E così certamente non si riuscirà più a godere del relax necessario per avere qualche ora di sano riposo. Il consiglio è quello di evitare orologi digitali con numeri luminosi e, soprattutto di riporre lo smartphone in un cassetto, per evitare di guardare l'ora dal display.

Scrivere una lista delle cose da fare

I pensieri e i problemi sono i più grandi alleati dell'insonnia. Quando si va a letto riflettendo su cosa si dovrà fare il giorno dopo, sulle questioni da risolvere e sulle faccende da affrontare, non si fa altro che stressare la mente e tenere lontano il sonno.

Il professor Andrew J. Westwood, insegnante di neurologia presso la Columbia University, consiglia di scrivere una lista di tutto ciò di cui ci si deve occupare il giorno successivo. In questo modo, il nostro cervello, vedendo i suoi maggiori "tormenti" messi per iscritto, tende a pensare di avere pieno controllo di tutte le situazioni, e si lascia rassicurare dal senso di "ordine" che trasmette l'elenco. Di conseguenza, questa condizione favorisce il relax e garantisce finalmente un sonno profondo e ristoratore.