Si dovrebbe lasciare la possibilità di accedere a documenti riguardanti la questione UFO? Benché con la Freedom of Information Act (Legge sulla libertà d’informazione) siano stati pubblicati moltissimi rapporti e files riguardanti gli oggetti volanti non identificati, ci sono altrettanti aspetti e segreti che non sono accessibili al grande pubblico. Per quanto si facciano petizioni online, pressioni mediatiche e richieste ai presidenti, non c’è modo di venire a conoscenza di avvenimenti che sono catalogati come “classificati”. L'Autorità per l'Aviazione Civile (CAA dalla sigla inglese) dice di aver bloccato l'accesso al pubblico a documenti che rivelano una serie di strani avvistamenti per impedire la loro "curiosità".

La CAA ha utilizzato il diritto europeo del 2014 per bloccare l'accesso alle pubbliche registrazioni di avvistamenti o incidenti avvenuti tra il 2011 e il 2017.

Il blocco dei files sugli UFO al pubblico

Secondo la legge, “le informazioni sugli eventi possono essere utilizzate solo al fine di mantenere o migliorare la sicurezza dell'aviazione e il rilascio di informazioni di occorrenza al pubblico o ai media, anche in risposta alle richieste di legge sulla libertà d'informazione, non è consentito”. L’EU ribadisce che le informazioni siano disponibili online tramite un’applicazione, ma il professor David Clarke della Sheffield Hallam University, sostiene il contrario. “Ci sono documenti raccolti dalla CAA dal 1976.

Per anni queste informazioni sono state rilasciate come dettato dalla legge sulla libertà d’informazione e nessun segreto sulla sicurezza è stato compromesso”, ha affermato il professore al tabloid The Sun. Infatti nel 2012, l'amministratore delegato dei servizi nazionali di controllo del traffico aereo della Gran Bretagna, Richard Deakin, affermò in un'intervista rilasciata alla BBC Radio 4, che la sua agenzia aveva ricevuto ogni mese i resoconti di UFO di aerei civili da tutto il mondo.

Un problema di sicurezza

Successivamente però, è stato fatto un passo indietro data la curiosità che questo stava scatenando. Per questa ragione, si sarebbero appellati ad una legge europea per bloccare l’accesso a tali documenti, cercando di nascondere il fatto che i piloti in volo molto più spesso di quanto si creda, vedono cose che non sanno spiegare.

Un portavoce della CAA ha informato che se le richieste vengono da personale autorizzato per la sicurezza del traffico aereo sono disponibili e accessibili. Non possono essere rilasciate ai giornalisti o al pubblico in generale. Anche se probabilmente non rappresentano un problema per la sicurezza nazionale, il fatto che i cieli siano solcati da oggetti non identificati (di qualunque origine essi siano) meriterebbe i dovuti approfondimenti. I dossier della CAA dal 2011 al 2017 non sono mai stati divulgati.