Le tisane sono gradevoli in quanto bevande calde e di supporto alle terapie antinfluenzali perché potrebbero far diminuire i giorni della malattia. Le piante officinali che contrastano efficacemente le malattie da raffreddamento sono tante ed alcune contengono i principi attivi in determinate parti (radici, fusto, foglie o fiori) che condizionano i metodi di estrazione e di utilizzo.
Altea
Gli estratti della sua radice contengono amido, pectine, mucillagine, zuccheri, grassi e tannini. Le mucillagini conferiscono proprietà emollienti, lenitive e protettive delle membrane delle mucose.
È indicata nel trattamento delle infiammazioni in generale. L'attività decongestionante e antisettica della pianta sui tessuti molli del corpo la rende un efficace rimedio dei disturbi delle vie respiratorie, come tosse e raffreddore ed anche in caso di mal di gola e irritazioni della bocca, ascessi, stomatiti e gengiviti. È controindicata per chi necessita di trattamenti a base di insulina o ipoglicemizzanti orali perché potrebbe ridurre ulteriormente i livelli glicemici.
Artiglio del diavolo
Da usare in combinazione col salice per combattere i dolori ossei e muscolari che spesso accompagnano la febbre alta. La radice possiede proprietà antireumatiche e antinfiammatorie. Si può assumere sotto forma di tavolette, capsule o tintura madre.
È una pianta che richiede un consulto con il medico prima di essere utilizzata perché ha molti effetti collaterali in presenza di determinate condizioni patologiche come il diabete e l'ipertensione o potrebbe interferire con medicinali anticoagulanti e antinfiammatori. Da non utilizzare in gravidanza e in caso di allattamento,
Erisimo
Conosciuto come "erba dei cantanti", le caramelle prodotte dal suo estratto sono molto usate dagli artisti della voce nel caso dovesse verificarsi un abbassamento o una perdita momentanea della voce.
Consigliato nel trattamento delle infiammazioni della gola, nei casi di afonia e disfonia causate da laringite, faringite e tracheite. Ha proprietà espettoranti e fluidificanti delle secrezioni bronchiali. Sconsigliato per le persone allergiche alle crucifere e in caso di patologia ipotiroidea.
Eucalipto
I suoi principi attivi (terpeni, polifenoli, flavonoidi e tannini) conferiscono alla pianta un'azione balsamica, fluidificante ed espettorante delle secrezioni catarrali delle vie respiratorie.
Per questo motivo viene usata nelle infiammazioni e congestioni come tosse, raffreddore e nel trattamento della sinusite. Se usato in dosi eccessive può portare nausea, vomito e diarrea. Sconsigliato in gravidanza e durante l'allattamento.
Queste sono solo quattro delle piante che possono arrecare sollievo nelle malattie da raffreddamento e delle vie respiratorie, ma non bisogna sottovalutare gli eventuali effetti collaterali.