Un misterioso oggetto, per ora noto solo come A/2017 U1, è stato scoperto all’inizio di questo mese da un ricercatore della University of Hawaii, grazie a un sofisticato telescopio che scansiona continuamente l’universo. Il fenomeno in realtà è atteso da più decenni, afferma Paul Chodas responsabile del National Aeronautics and Space Administration’s Center che si occupa di studiare oggetti in prossimità della Terra presso il Jet Propulsion Laboratory a Pasadena, in California.

Da diverso tempo infatti è stato ipotizzato che possano esistere asteroidi o comete che si muovono nell’universo e che occasionalmente transitano nel sistema solare e questo sarebbe il primo caso in assoluto nella storia della moderna astronomia che confermerebbe la teoria.

Di cosa si tratta

Gli scienziati americani che monitorano l’universo alla ricerca di oggetti in movimento, si sono rapidamente accorti di A/2017 U1 a causa della sua orbita estrema. L’oggetto, che presenta un diametro di circa 400 metri, proviene infatti dalla zona dello spazio vicina alla costellazione Lyra, direttamente al di sopra del piano ellittico dove altri pianeti e asteroidi orbitano attorno al sole.

Il giorno 2 settembre l’oggetto misterioso è passato appena fuori dell’orbita di Mercurio prima di compiere una svolta acuta sotto il sistema solare per effetto della forte gravità del Sole. Rappresenta, affermano gli scienziati, il corpo stellare passato più vicino alla Terra fino ad oggi, quando, esattamente in data 14 ottobre, si è trovato a 15 milioni di chilometri di distanza dal pianeta.

Gli studi ora vertono sulla sua provenienza

Davide Fernocchia, ricercatore della NASA, afferma che l’oggetto si muove a velocità sostenuta e su una traiettoria che lascia ipotizzare la sua veloce uscita dal sistema solare, senza possibilità di ritorno. Il vero dilemma riguarda la sua esatta provenienza, di certo relativa a un’altra galassia per ora sconosciuta.

Gli scienziati infatti auspicano, attraverso lo studio dei dati raccolti fino ad ora durante il suo passaggio, di poter scoprire qualcosa circa la composizione del misterioso oggetto e soprattutto circa la sua provenienza.

Si tratterebbe quindi del primo ospite interstellare scoperto dagli scienziati che arriva al sistema solare, transitandovi seppure per breve tempo, e la cui nuova denominazione dovrà essere stabilita dalla International Astronomica Union.