Spesso si sente parlare di animali scomparsi, o ritrovati, oppure maltrattati, come mostrano le trasmissioni televisive più in voga. Qualche tempo fa si parlava anche di una specie di rinoceronte ormai in estinzione. Poi però succede che in giro per il mondo si avvistano animali particolari, che non ci aspettiamo e che possono provocare spavento. Nel caso di questo articolo si fa riferimento a una tartaruga speciale, detta azzannatrice, ma vediamo perché.
Una tartaruga aggressiva in Italia
Il titolo è evocativo, come anticipato sopra, infatti, tartarughe grandi quanto un tavolino da bar si aggirano in Italia.
Nel web si parla di due paesi, ovvero Pomigliano d'Arco in Campania e Castiglione d'Adda in provincia di Lodi. Nel primo caso, l'animale è stato ritrovato nella villa comunale e in seguito trasferito allo zoo di Napoli. Nel secondo, invece, la testuggine è stata abbandonata in un fosso e quindi sarebbero anche imputabili i reati di detenzione e abbandono di animali pericolosi. Ma scopriamo per quale motivo questa specie animale può mettere a rischio l'incolumità delle persone. In generale, si può dedurre innanzitutto che queste tartarughe si sono trovate fuori dal loro habitat originario, anche perché da anni in Italia si fa fatica perfino a trovare le classiche tartarughe da giardino.
Infatti, la creatura abbandonata nei due paesi proviene dal Nord America e viene definita azzannatrice, ma in realtà il nome vero è "Chelydra serpentina".
Il suo carapace può arrivare a toccare i 48 cm di diametro e l'animale può arrivare a pesare fino a 34 kg. Due sono le caratteristiche che lo rendono distinguibile e cioè la lunga coda e i poderosi muscoli del collo, i quali permettono alla bocca della tartaruga di scattare come un serpente e infliggere morsi che staccherebbero un dito.
Sempre dal web si sa che altri esemplari sono stati avvistati in Italia a partire dal 2009. Gli ultimi appunto il 5 aprile 2018. A titolo informativo si aggiunge inoltre che "predilige le acque stagnanti o a corso lento con fondo melmoso e ricche di vegetazione". Nel concreto si tratta di una specie d'acqua dolce e quindi si prevede che possa ritrovarsi in prossimità di laghi o fiumi.
Data dunque l'aggressività di questa creatura quando non si trova nel suo habitat naturale e considerato il suo tipo di alimentazione, è consigliabile non avere vicino prede come pesci o piccoli mammiferi, altrimenti si rischia di essere velocemente azzannati col rischio di perdere o quantomeno riportare ferite gravi a un arto.