È stato anche la mascotte ufficiale dei Mondiali di Calcio Italia '90 e un famoso motorino degli Anni 60/70/80 ma il Ciao, così come lo intendiamo comunemente, è la forma di saluto informale più usata dagli italiani. Questo congedo amichevole compie la bellezza di 200 anni. La parola, infatti, iniziò a entrare nel gergo scritto e parlato dal 1818 ed oggi è anche un saluto molto conosciuto in campo internazionale. Nel corso degli anni il Ciao è stato celebrato da scrittori, parolieri, poeti ed è ormai un termine del quale non potremmo più fare a meno.

Ciao, la parola italiana più conosciuta dopo pizza

Come facciamo a distinguere gli amici dai semplici conoscenti? Semplice: al momento dell'incontro o dei saluti i conoscenti si rivolgono un formale arrivederci, mentre gli amici si rivolgono un bel Ciao.

La parola italiana più famosa dopo pizza compie 200 anni e ha davanti a sè ancora tante altre "candeline da spegnere". Entrata nell'uso comune a partire dal 1818, in Lombardia, la parola deriva in verità dal veneziano s'ciao, a sua volta proveniente dal termine tardolatino sclavus, interpretabile come "[sono suo] schiavo".

Nel corso del Novecento la parola era diffusa in ogni angolo d'Italia ed è ormai, da molti anni, la formula di commiato e congedo più usata da persone legate da rapporti amichevoli e di conoscenza.

Per i rapporti e le conoscenze più formali, invece, la parola più usata rimane il classico arrivederci, con le varianti arrivederla e arrivedervi.

Il termine è stato anche usato per la mascotte dei Mondiali di Calcio Italia '90 e per il nome di una classica motoretta in uso negli Anni 60/70/80.

Una parola chiave di tante canzoni

A simboleggiare arrivi e partenze, incontri e commiati, la parola ciao è presente nel titolo e nel testo di molte canzoni famose e di tanti brani importanti.

Tra i motivi più celebri del panorama musicale italiano non possiano non ricordarci di canzoni quali "Piove" di Domenico Modugno (famosa per il suo ritornello "ciao, ciao bambina"), gli omonimi brani "Ciao" di Vasco Rossi, Lucio Dalla e Coez, "Ciao, Ciao" di Maria Nazionale e la storica "Bella Ciao", il più famoso canto popolare italiano antifascista associato al movimento dei partigiani.

In particolare, la canzone simbolo della Resistenza ha recentemente rivissuto un periodo di grande fama internazionale grazie alla serie tv di Netflix "La casa de papel" ("La casa di carta" in Italia).

Saluti simili al 'ciao' nelle altre lingue

Gli intensi flussi migratori che hanno portato i nostri connazionali all'estero nel corso degli ultimi due secoli hanno esportato anche il celebre saluto.

In virtù di ciò, in molte lingue straniere esistono oggi delle forme di saluto che sono molto simili al ciao italiano. Tra queste quelle più conosciute sono il ciao romeno, il tchau portoghese, il čao russo e il chào vietnamita. A differenza del linguaggio italiano, in cui la parola è usata indifferentemente per i momenti d'incontro e di congedo, all'estero questo saluto è usato quasi esclusivamente al momento del commiato.