Gli insegnanti italiani sono sempre più stressati, anche se l'anno scolastico è cominciato da poco. Infatti, quasi la metà dei docenti che lavora nelle scuole italiane risente di un effetto "Burnout" di livello medio. Il primo psichiatra a parlare di Burnout è stato l' americano C. Maslach nel 1976, secondo il quale il termine Burnout sta per “bruciato, scoppiato, fuso”. Oggi, si è iniziato a parlare di una vera e propria sindrome che porta con se la sensazione di esaurimento ed è capace di determinare un logorio psicofisico ed emotivo, riconosciuto dalla ridotta produttività e sensazione di perdita di valore della propria attività.

Ma perché così tanti docenti sono alla lettera “bruciati”, esauriti? “. I motivi principali sarebbero da attribuire:

  • alla mancanza di disciplina degli alunni,
  • allo scarso sostegno offerto da colleghi e dirigenti,
  • all'eccessivo carico di lavoro e ai continui cambiamenti normativi.

Docenti esauriti e terrorizzati, l’ingiusto senso di vergogna

E' il Dott. Vittorio Lodolo D'Oria a dedicare attenzione alla sindrome di Burnout con un articolo sul noto sito informativo "Orizzonte Scuola". Nell'articolo sono state pubblicate alcune testimonianze di docenti particolarmente stressati dalla propria professione di insegnante. Tra le testimonianze proposte sono particolarmente significative di una docente della scuola primaria con oltre 25 anni di servizio, la quale afferma che con il passare degli anni si sente sempre meno all’ altezza del suo ruolo, schiacciata dalle difficoltà: situazioni problematiche e delicate (sempre più numerose) di alunni in difficoltà, scarsa collaborazione da parte di alcune famiglie, adempimenti burocratici pressanti.

Poi c'è chi si augura che il governo mostri una maggiore sensibilità verso la professione difficile degli insegnanti e verso la posizione delicata dei docenti inidonei. Molti si chiedono come fare per uscire dal burnout. Innanzitutto, occorre riconoscere che si deve affrontare un problema serio e da non sottovalutare. Successivamente, poichè non è pensabile l'abbandono del lavoro, anche se logorante, la soluzione migliore è quella di lavorare su se stessi, chiedendo aiuto a degli specialisti. Si dovrebbe cominciare ad identificare l'origine delle situazioni determinanti il sovraccarico di stress e sviluppare un “piano” graduale di miglioramento dell'ambiente lavorativo.